56 CAPITANO NERI Isole multiple difendono l’imbocco di questi porti, formano canali sicuri per la navigazione litoranea, tanto rispetto alle intemperie, come per eventuali offese militari in periodo bellico. Infine la costa precipita quasi ovunque a picco nel mare, ed alle navi, anche di profondo pescaggio, è data la possibilità di avvicinarsi alla terra con tutta facilità, di viaggiare in tempo di guerra sotto la protezione continua delle artiglierie amiche. Quindi, nella realtà dei fatti, l’Austria godeva di una posizione navale militare indubbiamente privilegiata. Per la logica possibilità della scelta del momento offensivo, la sua marina poteva percorrere — con opportuni spostamenti — le distanze di andata e ritorno sulla nostra costa in una sola notte. Così poteva evitare le reazioni, in quanto le nostre navi dovevano percorrere proporzionali grandi distanze per radunarsi dove la segnalazione della presenza del nemico era fatta, appunto perchè erano frazionate nei pochi porti artificiali distribuiti ad una distanza media di circa 300 chilometri. (Le azioni offensive del nemico all’inizio della grande guerra confermarono questa dolorosa realtà che ci portò considerevoli danni materiali e morali). Ciò non ostante l’Austria guardava con invidia alle coste italiane e temeva la nostra potenza marittima.