UN COMANDANTE ENERGICO OME sul Sankt Georg, anche sulle altre navi ri- maste all’ancora il senso di stanchezza e di sfiducia nel Consiglio guadagnava terreno fra gli equi- Al corrente del fatto, gli ufficiali ne approfittarono. Sul Karl VI, dopo il bombardamento della Rudolph, lo Stato Maggiore cercò di prendere il sopravvento ed in parte riuscì, tanto che potè far accendere le caldaie e verso le 18 l’incrociatore mise in moto per andare alla baia di Krtole, ove ancorò. Anch’esso quindi era praticamente perduto dal numero delle navi ribelli. Sul Monarch, dopo che la flottiglia siluranti lasciò gli ormeggi ed ammainò la bandiera rossa, il comandante (che era ancora prigioniero con gli altri ufficiali) trovò modo di accordarsi col direttore di macchina per provocare l’affondamento della nave nel caso che l’equipaggio avesse aperto il fuoco contro i dissidenti e venisse a mancare il progettato allagamento del deposito munizioni. Paggi-