LA RIVOLTA COME vedemmo, a mezzogiorno del 1° febbraio dalla ammiraglia Sankt Georg doveva partire il segnale della rivolta. La ciurma si era distribuita nei posti strategici della nave e si trovava in uno stato di nervosismo più facile a comprendere che non a descrivere. Scaramuzza era nei pressi del deposito fucili per impadronirsene al momento opportuno ed iniziare la distribuzione delle armi con le relative cartucce. Ma già qualche minuto prima che scoccasse l’ora fissata un marinaio lanciò il segnale convenuto. „Los“ (via) qualcuno gridò. Fu come se settecento demoni si fossero impadroniti dei settecento marinai. Un urlo immenso si alzò al cielo, un tramestio, subito degenerato in enorme confusione, si propagò ovunque in un baleno. Chi rompeva quello che gli veniva sottomano, chi gettava in mare gli oggetti più disparati. Taluni presero ad abbracciarsi in un parossismo di letizia per essersi liberati dal pesante giogo della disciplina mi-