LA RIVOLTA DI CATTARO 177 Diamo alcuni nomi: Angelo Pahor, Renaio Berti, Marcello Calligaris, Antonio Grabar, Matteo Ghira (polese), Giovanni Chicco (da Isola), Matteo Berni-cevic, Francesco Rasch, Jerko Sisgoric, Simone Ujdur, Mattia Ostijc, Francesco Bajzel, Lodovico Szekacs, Vittorio Zusek, Paolo Ubaldini, Franz Maresch, Krei-bich, Kriska, Mahuta, Sabdoregyhaza, Salac, Kriz, ecc. ecc. La notte passò abbastanza tranquilla, quantunque verso le 23 fosse stato comunicato ai 40 che dovevano passare a disposizione della corte marziale, e che la legge permetteva loro di nominarsi dei difensori di fiducia, qualora non accettassero quelli d’ufficio. Ironica concessione, dal momento che la rigorosissima sorveglianza interdiva loro ogni comunicazione con persone estranee. Alle 7 del giorno 7 tutti furono accompagnati sotto buona scorta al Tribunale di guarnigione di Cattaro (piazza San Tifone) e portati dinanzi alla corte marziale, che alle 10 iniziò il suo lavoro con gli interrogatori dei singoli imputati. Sede del Tribunale era una stanza insufficiente a contenere tutti quegli uomini, che furono costretti a pigiarsi gli uni contro gli altri su certi scanni messi per l’occasione ed a malapena capaci di tante persone.