LA „RUDOLPH“ SOTTO IL FUOCO APPENA la commissione della Rudolph ritornò a bordo comunicò ai compagni l’ordine del Consiglio e tutti furono d’accordo di salpare verso la baia di Teodo. Si è già detto che la nave era ancorata sul posto da circa otto anni. Per questo ogni tentativo di levare le ancore dal fondale fu inutile, forse in causa della grande quantità di materiale portato dalle correnti marine che probabilmente le teneva imprigionate nella sua massa compatta. Fu necessario calare in mare le catene abbandonando sul posto quei tanto importanti mezzi di ormeggio. Fatto ciò la nave si diresse verso la meta. Erano circa le 14. Il forte Spagnuolo prese allora a bombardarla, tirando in totale 18 colpi di cannone. Tre di essi raggiunsero il bersaglio. Uno forò una imbarcazione; uno produsse vari danni sopracoperta ed uno provocò un incendio. Rimasero feriti due marinai ed una scheggia di granata staccò nettamente la testa dal tronco ad uno