76 CAPITANO NERI litare. Altri inneggiarono alla fratellanza universale. Insomma, una vera follia collettiva. Scomparvero così accordi e piani prestabiliti di battaglia. Una sola idea, una sola parola imperò in tutti e su tutto: vendetta. Vendetta verso gli ufficiali che tanto avevano fatto patire i loro dipendenti, vendetta verso taluni sottufficiali, vere iene, che avevano martirizzato i poveri marinai. Fra tutti, quelli che meno persero la testa furono gli italiani e qualche ceco. Scaramuzza cercò d’imporsi e distribuì più armi che potè invitando alla calma ed incitando a svolgere il programma fissato. Riuscì a raggruppare una trentina di italiani, i quali, debitamente armati, invasero la mensa ufficiali e la cucina distruggendo tutto quanto capitò loro fra le mani. Alcuni ufficiali, terrorizzati, si diedero a fuga precipitosa e cercarono rifugio nei posti più reconditi della nave: carbonaie, magazzini, latrine... Altri si ritirarono nelle rispettive cabine ; nessuno osò tentare la benché minima resistenza. Nel frattempo in coperta la confusione raggiungeva il diapason. Saccheggiata la cambusa e le riserve di bevande alcooliche, la ciurma era passata alla spartizione di tanta grazia di Dio ed ognuno può rappre-