LA RIVOLTA DI CATTARO 67 molte delle domande di miglioramenti fatte dal personale di quell’arsenale che, per ottenere lo scopo, il 22 gennaio del 1918 inscenò una impressionante rivolta. Ad aumentare il nervosismo collettivo giunsero da Vienna notizie di un grande sciopero generale provocato dalla fame. A colmare poi la misura concorse l’enunciazione al mondo dei 14 punti di Wilson. Il punto V°, „libera sistemazione di tutte le rivendicazioni nazionali“, fu quello che maggiormente impressionò gli irredenti dell’Austria, che fece nascere od aumentò le aspirazioni unitarie, che scosse gli animi dei pochi apatici o fatalistici ancora esistenti. Il giovedì era giorno di „libera uscita“ per tutti i marinai, i quali ne approfittavano per recarsi a terra a far delle spesette, per trovarsi con amici e conoscenti e passare qualche ora di ciance nelle varie bettole. In una locanda vicina all’ufficio postale di Came-nari (riva del canale di Cumbor) si riunivano gli elementi più malcontenti della guerra e del trattamento.1) Durante tali ritrovi avvenivano discussioni intermi- ') Diamo alcuni nomi: per i cecoslovacchi : Francesco Rasch, Kreibich — per gli italiani: Scaramuzza, Qrabar, Marcello Cal-ligaris, Pahor, Fiorentin, Segulin — per i tedeschi: il viennese Rudolf Sagner — per i dalmati: Mate Bernicevic, Jerko Sisgo-ric e Simone Ujdur.