98 CAPITANO NERI assente dalla coperta, alcuni marinai fra i più eccitati ne approfittarono per chiudere il boccaporto del compartimento ufficiali, mettendo così praticamente in prigione tutto lo Stato Maggiore assieme al comandante. Dopo di ciò non ebbero gran lavoro per convincere l’equipaggio ad aderire alla rivolta. In questa maniera anche sullo Csepel comparve la bandiera rossa e appositi delegati portarono l’adesione della nave e la loro opera in seno al Consiglio dei marinai. Il comandante tentò inutilmente ogni mezzo per convincere qualche marinaio ad aprire il boccaporto. Verso le 21 volle ricorrere ad un’ultima risorsa. Fece dire all’equipaggio che se per le 22 gli ufficiali non fossero stati rimessi in libertà e se i soldati non si fossero arresi a discrezione, egli si sarebbe suicidato. Attese invano una risposta fino alle 22,45, ora nella quale giunse a bordo un ufficiale inviato dal contrammiraglio con l’ordine per gli ufficiali di accettare il fatto compiuto e di arrendersi ai rivoltosi consegnando loro le armi. Il messo dichiarava che il contrammiraglio era fiducioso sullo svolgersi degli avvenimenti. Questi consigli non furono accettati.