AVVENIMENTI A TERRA ALL’idroscalo di Cumbor il personale in un primo momento si mantenne quieto; ma all’ora di recarsi al lavoro (le 14) si rifiutò di occupare i posti consueti. Risultò che certi Domenico Depase, paren-tino, e Erminio Apostoli da Muggia, avevano fatta intensa opera di propaganda e che erano passati perfino ad atti di sabotaggio. L’intervento del comandante dell’idroscalo fu però sufficiente per calmare gli animi ed ottenere il ritorno al lavoro ed all’ordine. I sobillatori furono messi in prigione. Però, quando verso le 19 comparvero presso i padiglioni dell’idroscalo pattuglie di rivoltosi armati, gli animi degli addetti si eccitarono e si lasciarono indurre a partecipare alla „dimostrazione“, come essi asserivano. Furono fatte saltare le porte dei depositi munizioni ed armi e queste ultime vennero distribuite alle nuove reclute, che disposero un servizio di vigilanza, specialmente verso Castelnuovo, per impedire che da terra giungessero rinforzi. In pari tempo gli