70 CAPITANO NERI Indubbiamente il personale civile militarizzato contribuì molto alla propaganda per istigare i marinai alla rivolta e Renato Berti asserisce che un nucleo di „borghesi“ lo invitò a partecipare a più di una riunione che avveniva in tutta segretezza nella stanza di una bettola, ove si congiurava appunto per giungere ad una dimostrazione. Se la cosa rimase segreta per l’ufficialità, non lo fu per le ciurme. Come alla fronte la „voce del piantone“ faceva sapere in anticipo il prepararsi di azioni che i comandi credevano aver decise nel massimo segreto, così a Cattaro si sparse in breve la voce che vi sarebbe stata una „dimostrazione“ perfinire la guerra. Moltissimi aderirono subito idealmente e si fecero paladini e propugnatori della cosa, spesso incoscienti o coscienti organizzatori. Sul Sankt Georg sappiamo che tutto era pronto. Scaramuzza, Fiorentin, Grabar, gli czechi non ebbero che ad associarsi alla propaganda per raggiungere il loro scopo. Essi, più che tutti, pensavano sempre ad una defezione dell’incrociatore in Italia. Oltre che sul Sankt Georg, vi fu una buona organizzazione sulla nave Gàa, un embrione sul Karl VI, dove gli elementi irredentisti specialmente cechi e italiani erano molto numerosi, sul Monarch e su qualche altra nave.