56 è prassi, più ancora, è conseguenza di quella forza o legge misteriosa e fatale che lo spirito trasmette alla materia, è determinismo spirituale che regge l’apparente casualismo materiale. L’autore non dice tutte queste belle cose..., ma l’esposizione delle sue idee geopolitiche, razziali, storiche e culturali, anche se schiva di categoriche precisazioni dottrinali, afferma in pratica applicazione quanto noi abbiamo ricostruito in sistema di pensiero. Più semplice e breve è l’articolo pure storico e introduttivo del dott. J. Nagy su « Ragusa del Gondola » (Gundulicev Dubrovnik », pag. 53-57). È un « Grundriss » in miniatura della storia di Ragusa, sulla base delle solite e vecchie fonti bibliografiche, in cui è tracciata anche la linea evolutiva della cultura e si arriva cosi all’ epoca del Gondola che ne è una tappa saliente. A differenza dell’articolo precedente che potrebbe passare per pre-gondoliano e mira sopra tutto all’ immanenza dell’ evoluzionismo storico, questo del dott. Nagy ha già un carattere gondoliano e se tratta di questioni storiche - ampiamente intese - lo fa per « introdurre al Gondola ». Di qui però, dato il sistema e la mole dei due saggi, si ha il paradosso, per cui il primo di essi riesce molto interessante, e, anche se non rientra nelle intenzioni dell’ autore, si presta a vari ripensamenti in sede gondoliana, mentre il secondo, per scarsezza di vedute e di originalità, dice poco in sede gondoliana e non riesce a dare nuovi schiarimenti sulla figura del poeta. Visto quindi che il primo ha svolto bene il suo postulato storico ed il secondo invece risulta superfluo ed è in buona parte ripetizione sommaria di cose e di idee risapute ed ormai antiquate, sarebbe stato desiderabile vedere al posto suo un’illustrazione alla Jirecek (*) dell’epoca gondoliana cioè non una « Ragusa del Gondola » in generale, ma in particolare una « Ragusa ai tempi del Gondola » che ancor sempre si fa tanto aspettare. Rientrano ancora nel quadro della « preistoria » gondoliana alcuni articoli che trattano dei Gondola al servizio della propria patria nel medio evo (Bare Poparic : Gundulici u sluzbi svoje otadzbine u srednjem vijeku, pag. 109-116) e della partecipazione dei Gondola alla fondazione del Collegio gesuitico a Ragusa (Miroslav Va-nino: Gundulici i dubrovacki Kolegij, pag. 101-108), l’uno dello storico della «marineria » croata Bare Poparic, l’altro dello storico gesuita Miroslav Vanino, 1’ uno in forma di «genealogia illustre», l’altro in forma di cronaca e di biografia, l’uno attingendo a documenti già editi, 1’ altro sfruttando anche fonti inedite. Ma del poeta Gondola non dicono niente, perciò li passiamo agli atti. Più che al Gondola ancora guardano alla sua epoca due altri articoli che però dal campo storico passano a quello propriamente letterario. M. Kombol cioè in un paio di pagine passa in rapida rassegna certi motivi o sentimenti che hanno serpeggiato nella letteratura croata ed hanno poi agito decisamente sul Gondola (Gundulic u hrvatskoj knjizevnosti, pag. 10-12): la fede cristiana che sprona alla lotta contro l’infedele, contro il Turco e man mano evoca la cosi detta coscienza slava ; il sentimentalismo sdolcinato che porta alle romanticherie e predispone al dolore. Lj. Ma-rakovic insiste sulla « ubicazione » ideologica del Gondola e per far vedere che egli è creatura, emanazione del barocco, più ancora, della Controriforma, riassume una opera recente di Gustav Schntirer (Katholische Kirche und Kultur in der Barockzeit, 1937), in cui il poeta raguseo viene pacificamente inquadrato nella « cultura religiosa » del barocco (Gundulic u okviru baroka, pag. 64-67). L’ articolo che effettivamente è un semplice riassunto o piuttosto un estratto, vale in quanto rafforza sempre più la posizione del Gondola nell’ atmosfera della Controriforma. (*) 9* J®pCEK, « Der ragusanische Dichter Sisko'Mencetic » in « Archiv für sla-JschePhilologie » X1X( 1897), « Beiträge zur ragusanischen Literaturgeschichte » ibid. L’ articolo cit. di J. Tadic è ancora embrionale.