57 Passando dall’epoca e dall’ambiente generale alla figura particolare del poeta, notiamo anzi tutto un prolisso articolo di N. Qjivanovic (Dzivo Frano Gundulic, pag. 2-10). Esso è un’arida e antiquata biografia del poeta che non porta a nuovi risultati e si vale delle solite fonti. In quanto a metodo diremo che vi si parla della via in cui nacque il poeta, dei suoi ascendenti, discendenti e collaterali... e del luogo ove fu sepolto. In quanto a fonti bibliografiche, predomina il lavoro fondamentale del Kòrbler nella prefazione alla seconda edizione delle opere del Gondola curata dalla Accademia Jugoslava di Zagabria (1919) ed è ricordato ancora il nostro inesauribile Appendini. In ¡stretta relazione alla biografia è un articolo di fra M. Covic che si propone di risolvere o almeno di affrontare debitamente la questione di una problematica conversione letteraria e religiosa del Gondola (Da li je Ivan Gundulic bio li-terani i religiosni konvertit, pag. 58-63). Si è detto cioè ('), specialmente a proposito delle sue « Suze sina razmetnoga », che in seguito ad una conversione, provocata forse dall’ attività della Controriforma, egli è passato più o meno bruscamente dal-1’ arte « pagana, classica » alla poesia religiosa, barocca. Ma il Covic esaminando bene la composizione delle « Suze » (specialmente la dedica) e singoli passi di altre opere non « religiose » a questa posteriori, fa vedere a quanti anacronismi e a quante contraddizioni va incontro la surricordata tesi e conclude che il Gondola non è stato un « convertito » perchè egli era religioso dalla nascita alla morte per così dire e se nelle sue opere fanno capolino o addirittura fanno mostra di sè certi spunti o motivi di edonismo rinascimentale ciò lo è perchè anche la rinascita cristiana in Italia ebbe celate, trasformate o chiare le sue note classico-paganeggianti. A ciò si aggiunga ancora la circostanza che il Gondola nella letteratura ragusea rappresenta ideologicamente ed esteticamente un’ opera di trapasso, in cui 1’ eredità del rinascimento sta per diventare patrimonio della cultura controriformista del Seicento : e la leggenda della conversione gondoliana sarà sfatata per sempre. In quanto alle singole opere del Gondola 1’ Osman, il suo capolavoro, non poteva certo passare inosservato. Ma d’ altra parte esso è stato oggetto di studi cosi inconcludenti che quasi d'istinto si viene a pensare a quella stasi del fascino gondoliana, osmanesco in particolare, cui si è prima accennato. Infatti il prof. Aranza dà notizia di un codice spalatino, forse secentesco, contenente l’Osman (Nov rukopis Gunduliceva Osmana, dosada nepoznat, pag. 49-52). Lo stesso professore nota dei passi di un’opera dell’inesauribile plagiatore Cavagnini (Kavanjin), in cui è evidente anche la presenza del Gondola (Kavanjin i Gundulicev Osman, pag. 78-81). Il prof-Barac esamina i due canti dell’ Osman, che nel secolo XIX sono stati completati dal poeta croato Mazuranic, e nota che essi per quanto aderenti allo spirito ed alla forma della creazione gondoliana tradiscono l’arte particolare (ma non bisogna confondere l’arte con la vita I) del loro autore (O Mazuranicevim pjevanjima Osmana, pag. 73-77) (2). E basta 1 Più fortunata é stata, sembra, 1’ opera minore « Suze sina razmetnoga ». Essa (‘) M. Srepel, « O Gundulicevim Suzama sina razmetnoga > in « Rad » 127 (1896) e di qui:B. Vodnik, « Povijest hrvatske knjizevnosti», Zagabria, 1913, 1,228; P. Popovic, « Jugoslovenska knjizevnost kao celina » nel voi. « Iz knjizevnosti » III, 1926, pag. 21 ; V. Lozovina, « Dalmacija u hrvatskoj knjizevnosti » Zagabria, 1936, pag. 140. (2) E’ strano che il prof. Barac, critico e storico letterario serbo-croato, avendo preso in considerazione gli studi precedenti - persino quello dello Starcevic - abbia scordato i saggi comparativi di H. Badalic, « Kako je Gunduliceva Osmana popunio Sorkocevic a kako Mazuranic » nell’ almanacco « Velebit », Zagabria, 1874 e di D. Magarasevic, « Kako je Gunduliceva Osmana dopunio Sorkocevic a kako Mazuranic » in « Javor », 1890.