37 dallo straniero. 11 Petrarca della Canzone all’ Italia è qui ricordato molto a proposito : lo parlo per ver dire, Non per odio d’ altrui nè per disprezzo. Può apparire a taluno che il poeta lamenti la trascuratezza delle opere d’ingegno, l’abbandono delle belle virtù solitarie e guerriere, come l’ardimento, la bontà, la generosità, la prudenza, le quali assicurano la fama, mentre apparivano maturi nel cielo della poesia italiana il Foscolo e il Monti, nella musica il Cimarosa, nella scultura il Canova, nella filosofia il Romagnosi, nell’ archeologia E. Quirino Visconti, nelle scienze fisiche e matematiche il Volta ed il Lagrangia. Di proposito, il Tommaseo si ferma a considerare il solo Melan, cui riconosce un gran tesoro di meriti, e seriamente lo asside nello scanno canonicale, che fu occupato dal coronato cantore di Laura. Appare evidente che nel' l'ultima terzina l’intento satirico non risparmi lo stesso Melan, come fu autorevolmente osservato. Il sonetto del Tommaseo, che forse non oltrepassava i limiti di una semplice esercitazione letteraria, apparve quando il poeta, da poco ritornato a Padova, aveva divisato di soggiornarvi a lungo. Al contrario, ebbe a perdere amicizie, a provare contrarietà senza fine, a cagione dei difetti eh’ egli stesso si riconobbe ; temperamento selvaggio, impaziente, ombroso, superbo. Pochi mesi appresso, dovette purtroppo lasciare la città de’ suoi studi giovanili, e ripassare in Dalmazia. U. Valente JZiMjehia OntehnciZiLO-itaie eie Schimfeld - ¿Lahxi JLa no sita Ji.ibia.iLa procura con soltacltudina ÌLltL a rio iste, in quaHunqua (Lingua. ¡Draghiamo ooHatci tra smattata L (Dositi pregiati ordini, cha saranno asaguLtL con ha massLma cura a puntualità. D)l nostro satoLzLo b'iblLogtafLco ~Oi sagnalatà, senza alcun impegno da parta Vostra, tutta Ita pubblicazioni cha potranno LntalessatUi. <^f-ao otite indicarci in quatta materia oalate assar tanuti alt cotranta della novità.