32 giunto un primato che racchiude in sè indizi piuttosto del sangue dominatore latino, che di quello dominato, illirico o tracico. L’ unica ombra sull’ esistenza degli Aromuni è quella che non hanno saputo edificare un loro proprio Stato. Chi però conosca le condizioni, in mezzo alle quali hanno dovuto trascinare la loro esistenza per 14 secoli, può intravvedere nell’ adattamento al nuovo ambiente, preferibile ad uno sterile suicidio, un altro primato di buon senso, ancora più probabilmente di marca latina. E a questo proposito mi piace ricordare come gli Aromuni del Pindo, approfittando durante l’ultima grande guerra della presenza delle truppe italiane, abbiano subito proclamato quella effimera indipendenza, sotto il protettorato d’Italia, che svanì colla partenza dei nostri fanti : segno, dunque, che non sono del tutto immemori della loro razza e nazionalità. Del resto, a leggere la sorte degli Aromuni, come ci viene descritta da scienziati serbi, pare di veder rispecchiarsi una faccia di quella toccata anche ai tempi recentissimi agli emigranti italiani, che hanno fecondato col loro lavoro le due Americhe e mezzo mondo, senza ritrarre - appunto perchè si sono dispersi in una diaspora - alcun vantaggio politico duraturo per sè stessi. L’ argomento degli Aromuni è nuovo, almeno per la gran parte del pubblico italiano. E appunto per questo mi piace colorirlo, facendo seguire un elenco di nomi di persone di origine aromuna che, in epoche recenti, si sono distinte e rese benemerite a favore dei popoli e degli Stati che, in un’epoca precedente, avevano dato ricetto ai laro avi e proavi. Albania (salvo errore): Pandeli Vangheli, uno dei primi ministri del nuovo regno dopo la grande guerra ; Avnita Bulla e Hasan Sina delegati della Prefettura di Argirocastro all’Assemblea Costituente che votò la Corona al Re d’Italia. Austria : una serie di ufficiali provenienti dagli ex-confini militari, e dei quali nomineremo solamente i più conosciuti : il generale delle guerre napoleoniche Duka ; il generale Mamula, primo governatore generale della Dalmazia nell’era costituzionale (1860); il maresciallo Boroevic, nostro tenace avversario sul Carso nella guerra mondiale. La famiglia Sina, profuga da Moscopole e Nicola Dumba da Blata. Il figlio di Simon Sina, barone Giorgio, nato a Vienna, fu il fondatore e il primo governatore della Banca nazionale austriaca. Probabilmente il famoso giurista Antonio Randa, vissuto nel secolo scorso, uscito dalla colonia valacca della Moravia. Bulgaria-. 1 due ministri e uomini di Stato Stamoulov e Stamboliski (Stamboli è un nome di famiglia aromuna). Tra i più forti seguaci di Stambulov va ricordato un aromuno macedone, di nome Naumov. Del resto, occorre appena ricordare che le personalità più spiccate ed energiche della politica bulgara sono per lo più di origine macedone.