66 in Dalmazia, vi siano capitati nel lento trascorrer dei secoli. Eccoli: Augustino-vic, Bakmaz (scritto proprio colla z finale.), Baia, Barako, Batut, Baia, Bo2ic, Boksino, Borovid, Buladi (plur. Bulat), Cada, Dada, Despot, Dobrovid, Duka, Dunda, GaleS, Hadii-Buli, Hadzija, Koka, Kondi, Kosta, Leontin, Miovic, Nako, Taira, Todorovid, Tolid, Tolja, Zanga. A pag. 292 del libro del Popovid c’ è un altro elenco di nomi Zinzari, fra i quali notiamo : Lega, Naka, Guda, Glavina, Pa-Ijoka, Tocili. Alcuni di questi nomi hanno mutato la desinenza, nelle città o anelle campagne di Dalmazia; ma ;ia cosa non sembra avere importanza nel fatto del-l’origine. « krlebnis Dalmatien » edito da HERBERT Oertel colla collaborazione di quattro altri scrittori tedeschi. Con 93 illustrazioni. Casa editrice Wiking di Berlino, 1938, pag. 191. Il titolo di questo libro, che al primo aspetto si presenta come una pubblicazione fatta a scopo turistico, tradotto li- ^ beramente, vorrebbe dire: Impressioni di Dalmazia. Cinque sono i collaboratori. Di questi, quattro, e precisamente Herbert Oertel, Friedrich Bischoff, Georg Britting e Heinrich Voggenreiter narrano le loro impressioni dal lato puramente turistico e folclorisiico. Dalle loro descrizioni traspare 1’ entusiasmo di aver potuto visitare un paese lontano, esotico, un po’ mitico, pieno di sole e di mare, abitato da genti che odorano di orientale, ma bonarie. Si rivela cioè anche in loro quello stato d’animo che attrae i nordici verso le zone calde del mezzogiorno. Questi scrittori tedeschi vedono la costa dalmata quale si presenta oggi allo sguardo del turista frettoloso e superficiale, inquadrata nel suo retroterra bosniaco. Un solo di essi, Friedrich Bischoff, uno slesiano, nota « dovunque le tracce di una lotta tremenda fra lo spirito dell’occidente e quello dell’oriente » (pag. 82) e chiama il paesaggio dalmato: «Fasto e macerie di tutti i secoli, e non solo della loro civiltà, ma anche delle razze » (pag. 84). Colui però che ha dato l’intonazione al libro è Gerhard Gesemann, professore di letterature slave atl’ Università tedesca di Praga, noto per la sua jugoslavofilia A lui dev’ essere toccata la sorte comune a tutti gli stranieri che si innamorano di un argomento, Io sposano e vedono nel paese da loro studiato solo il color di rosa. Gesemann ha scritto per questo libro due articoli, uno sulla storia e l’altro sulla letteratura della Dalmazia. Conoscitore della mate ia, non può non accorgersi che la storia, 1’ arte, la letteratura della Dalmazia portano impronte indelebili di Roma e di Venezia. Ma offuscato dalla sua passione trova che: « I Croati e i Serbi sono gli unici ad avere un diritto etnico su questa costa » (pag. 14) ; che « il dominio straniero di Venezia in Dalmazia e durato quasi 400 anni » (pag. 30); che « la dominazione francese è stata benefica per questo paese, abbandonato e trascurato da Venezia, che mai volle fare qualche cosa per sollevare la sua cultura » (pag. 3'); che « l’amministrazione austriaca non era cattiva, ma favoriva lo sparuto, straniero elemento italiano <> (pag. 38). -« La Dalmazia è, dal lato politico e culturale, un paese di transito, è il celebre « confine fra 1’ oriente e 1’ occidente ». E bisogna abituarsi a indovinare, attraverso la facciata occidentale e mediterranea, attraverso gli atteggiamenti della costa ristretta, l’enorme sfondo del suo retroterra, formato dai Balcani « silenziosi » (pag. 14), giacché il distacco della costa dal suo retroterra balcanico-bizantino è stato una cosa contraria alla natura » (p. 22). Evidentemente, il Gesemann, letterato, ignora le ragioni geopolitiche, si potrebbe dire, eterne, che hanno tenuto sempre separata la Dalmazia dal suo retroterra. Nei giudizi del Gesemann si sente risuonare 1’ eco delle nuove teorie, ultra-jugoslave, del conte Lujo Vojnovic e del D.r Josef Marz. E se non ci fosse questa stonatura, il libro, dotato di un centinaio di nitide fotografie, meriterebbe una lode per il suo interesse turistico e folcloristico, completato dalla traduzione di alcuni brani di colore di scrittori jugoslavi. O. R.