26 circostanze e vissero per un paio di secoli abbastanza tranquilli, in parte al servizio di Turchi, in parte esercitando mestieri liberi, p. es. quelli di carovanieri, di merciaioli ambulanti, di pastori nomadi come vedremo meglio in seguito. Ma quando, dopo la grande rivoluzione francese, tutti i popoli della penisola balcanica incominciarono ad agitarsi nel nuovo spirito di libertà e di indipendenza, anche gli Aromuni si schierarono dalla parte dei « cristiani ». 11 loro gruppo più numeroso, quello del Pindo, sposò la causa dei Greci e combattè a fianco di questi in varie insurrezioni. Siccome in un primo tempo i Turchi ebbero il sopravvento, gli Aromuni pagarono il fio della loro generosità. Fu così che la loro città di Moscopole, ricca ed in-dustre, capitale della zona del Pindo, che aveva 60.000 abitanti, fu distrutta in due riprese, nel 1769 e nel 1821. 1 suoi abitanti fuggirono dispersi in tutti i paesi dei Balcani, del vicino Oriente e del bacino danubiano (fino a Budapest e a Vienna). Fu questa la penultima raffica (1’ ultima è stata quella della guerra mondiale) che al pari di quelle dei venti, che trasportano le foglie, il terriccio e i semi delle piante, disseminò nei Balcani e fuori 1’ elemento, ormai disseccato, degli Aromuni. Vedremo però fra breve quali germi siano germogliati tuttavia da questo buon seme di Roma. * * * Abbiamo detto che gli studi sugli Aromuni sono di data recente. Per brevità di spazio ci limiteremo a riportare i giudizi di due studiosi serbi, che, pur essendosi occupati a preferenza dei « Zinzari » ci offrono i risultati delle ultime ricerche. Il già ricordato prof. Iovan Cvijic dice : « Fatta eccezione della regione dinarica, la penisola balcanica aveva una numerosa popolazione urbana di origine aromuna. Questi Aromuni (Zinzari) hanno costituito, insieme ai Greci, la classe meglio situata sul mercato balcanico, quella cioè che ha promosso più di tutto la civiltà bibantina. Specialmente fra la popolazione urbana della zona centrale, gli Aromuni bizantinificati avevano la maggioranza ed hanno esercitato per questo l’influenza maggiore. In questa regione sono esistite, nei sec. XVII e XVIII, delle grandi città, esclusivamente aromune o greco-aromune, come per es. Moscopole e Seres, centri principali del commercio e della civiltà nel centro della penisola. La maggior parte di questi Aromuni sono stati grecizzati, nel senso che conoscevano il greco, erano attaccati alla chiesa ortodossa bizantina, erano fieri della saggezza greca e della storia ellenica e bizantina. Tutti gli slavi, divenuti artigiani e commercianti, attraverso le corporazioni di mestieri (esnaf) e nell’ambiente mercantile, hanno acquistato la cultura vetero-balcanica soprattutto a mezzo degli Aromuni. In