59 Tal’ essendo la traspirata idea del Passa, ben dà à conoscere chiaramente voler egli con studio d’interesse convertire di concerto col Mubassir a proprio profitto il soppim.to della questione..... (Racconta il Collo nello Rigo aver fatto una visita privata al Pascià, il quale gli parlò degli Albanesi, ripetendogli quelle stesse cose che dette aveva il segretario, senza nominare però la somma dì denaro). Zara 29 Giugno 1760. 8. (Voi. dispacci, carte 141-144). Affari definiti col Bascia dell'Albania. Ser.mo Prencipe Si è qui restituito dalla sua spedizione in Scuttari il Collonello Co: Rigo, mentre mi attrovavo in giro per la visita della Provinzia. Egli ha maneggiato colà in primo luogo 1’ accomodamento del noto spinoso affare della pretesa restituzione delle duecento, e più persone, che furono asportate dalle Tenute di Scuttari in Ancona dal Capitanio Zorzi Zaratovich suddito. Quali siano state le molestissime ardue contestazioni che hà dovuto sostenere dietro le mie istruzioni, Vostra Serenità, sarà per comprenderlo dalla serie delle difficoltà degli avvenimenti da lui rilevati nell’esata sua relazione, che qui annessa umilio, in mezzo à quali fù aggitata una questione d’indole la più strana forse tra quelle che puono insorgere per rapporto à differenze di confinazione Ottomana, intorno alla quale n’ era già prevenuta la somma maturità, e pene-trazione dell’ Eccel.mo Senato, com’ ebbi à contemplarla nelle inchinate Ducali di 23 Febraro 1732 (?) in vista d’un positivo Firmano del Gransignore, che ne prescriveva e ne voleva assolutamente la restituzione della Gente, qualificando il suo asporto per un delitto di Stato, lesivo ai diriti del Principato. Conosciuto da deputati Ottomani Passà e Mubassir l’occasione ben grata agl’ oggetti del premeditato loro interesse onde spremerne esorbitanti enormi summe, si afferarono essi al tenore del Firmano medesimo, giacche la prima proposta pretesa, che nel maneggio, che fù apperto dall’ Officiale con il Segretario del Passà Selinz Effendi, fu di Cecchini ottomille. Mostratosi altamente sorpreso, fece egli uso delle validissime ragioni, che avaloravano il merito della Publica causa, e si avvanzò a dirle, che quando volevasi sostenere la restituzione della Gente mai entrata in Publico Stato, che attualmente esisteva in quello d’ altro Prencipe, e per cui giustamente non poteva averne responsabilità alcuna la República, e che non volesse darsi altro pensiero, ne averne miglior disposizione per un ragionevole componimento, egli computava per ormai finita la sua Commissione. A questi significanti sentimenti del Collonello parve, che il Ministro Ottomano si rendesse meno intrattabile. Minorò tosto la pretesa di 8 m. (8000) Cecchini, alli sette mille, e volle poi costringere 1’ Officiale à farne anche dal