Pei la Storia della Dalmazia nel Risoigimenlo (CON DOCUMENTI INEDITI) (Continuazione - V. numero prec.) Nella stessa lista, cui abbiamo dianzi accennato, compare il nome di Spiridione Popovich, possidente di Sebenico, maestro di lingua illirica a Niccolò Tommaseo, in seguito suo intimo amico e corrispondente. Di lui si dice che fu sempre dedito a letture di tendenze rivoluzionarie ; aveva saputo però mantenersi abbastanza tranquillo sino al ’48, epoca in cui si era mostrato nemicissimo all’ Austria e per primo aveva istigato la formazione della guardia nazionale. Si accenna anche al dott. Antonio Cortellini di Sebenico « il più svegliato talento della città, facondo, ammirato dalla gioventù e per tutto ciò dagli assennati chiamato la peste di Sebenico ». Sin dal ’48 si era apertamente mostrato nemicissimo all’Austria e vivamente propenso per la rivolta italiana; amico del Tommaseo, non aveva mai tralasciato di sostenerne le massime. Insieme a parecchi altri aveva apposto la sua firma sul ricorso presentato al Capitanato circolare per F allontanamento dalla città del colonnello Bolis, divenuto inviso per F unico motivo che era attaccato all’Austria. (1) All’inizio della guerra del 1859 si raccomanda in un dispaccio segreto ai capitani circolari della Dalmazia di « abbattere con prontezza la maligna influenza che venisse esercitata da malcontenti, da male intenzionati e da emissari del partito rivoluzionario, e specialmente si raccomanda di vigilare sul comportamento e sui passi del partito italiano nazionale come pure sull’ influenza che da questo lato venisse esercitata e sui tentativi che venissero fatti dall’estero». (2) Vedremo in seguito quali informazioni daranno le autorità dalmate sul minaccioso atteggiamento del partito nazionale italiano e sull’opera di (1) A.P. a. 1855. (2) A.P. a. 1859.