PREFAZIONE 35 seguente domenica nella nostra chiesa. Onde dopo varii discorsi si stabili di dare all* opera lo manco aggravio che si fosse potuto e però, fattasi colletta da’ fratelli presenti, si diedero tutti al camerlengo della stess’opera; quale andò poi anche dalli fratelli che non erano stati all’ oratorio questa mattina e ne ricavò ancora da essi qualche danaro. E cosi restò stabilito di fare la detta esposizione la solennità di S. Gioseffo, cioè la prossima domenica di Passione; al quale effetto s’affissarono per la città nella seguente settimana li cartelli d’invito, giusta la licenza ottenutane dall’ illustrissimo e reverendissimo monsignor vicario capitolare. E in quella domenica infatti fu esposto il Santissimo Sacramento con abbondante illuminazione e la sera intervennero alla benedizione buon numero di fratelli e lo stesso protettore, senator Gozzadini, con cappa e torcia °3. In quel giorno medesimo il Marsigli là in Bosnia, evitata un’ imboscata di mor-lacchi che avrebbero voluto impossessarsi di lui togliendolo ai suoi padroni, per l’opposizione del capitano turco di Zadvaria, è costretto a tornare indietro con quelli e dispera della libertà che poco prima si credeva sicura. Tuttavia si raccomanda in tanta disdetta alla Vergine, che non l’abbandonerà. A’ di 18 aprile le lettere di Venezia portarono a Bologna l’avviso che Luigi Marsili fosse arrivato a salvamento in quella città, ma con segni di puoca buona salute, per li patimenti fatti nella schiavitù in mano a’ turchi M. Come fosse ridotto si vide il giorno del suo arrivo in patria, che fu il 5 maggio; ne abbiamo riportata più sopra la descrizione.