PREFAZIONE 41 A’ 28 maggio 1684. Domenica quarta del mese, solennità della Santissima Trinità, si fece l’esposizione del Santissimo Sacramento nella nostra chiesa da basso, essendosene ottenuta la licenza da monsignor illustrissimo vicario capitolare, con annessovi il cartello d’invito, quale si fece affissare per la città. Et esprimeva che ciò si faceva in rendimento di grazie della Doucndo gli Arciconfrati DI S.T‘ MARIA DELLA NEVÉJS Render gratieà SuaDruina Maeftk per foRtjWfiamentod va Pauiao * loro amorepohfsimo Confratello, liberato dalle Barbariede*Turdù, & infieme pregarla di cononouata afctlcnza à gli altri mi/cri . Cnnfturw fatti Schiaui de' mcdefirai » Manno rifoturo di fare eipone oc IL» propria Chief* IL GIORNO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ* IL SANTISSIMO SACRAMENTO E perciò ni usi ino tutti 1 Fetidi à concorrerai coo feruorofc Preghiere . per CRcocrcnor» fototpnacccnoin intenti, mimcoit proventi\,*otagi;l uJ l'Armi C*«4*fcc ì maggior sfcUarkmedcHa Ss. Madre Ch«e&. , ra rtitèt J, Yi*vx> torneo fisow« iMH&xatf*. * *. « t y« h*’ 1 * 1 - ........ • %uìdrVitJi liberazione dalla schiavitù de’ barbari d’un patrizio, nostro amorevolissimo confratello, e per impetrare costanza nella santa fede alli rimasti cristiani schiavi e grazia di poterli quanto prima liberare da quelle miserie con prosperi successi all’armi cristiane et esaltazione della Santa Madre Chiesa. Come pure nell’oratorio si cantò l’officio solenne; al quale intervennero gl’illustrissimi signori: protettore [il senatore Marco Antonio Gozzadini] e Marsili, et il nostro padre spirituale [don Gaetano Spinola] e quasi tutti li