112 LA SCHIAVITÙ DEI. MARSIGLI difetto di foraggio, mentre l’andar facendone provvisione gli era proibito ; come altresì era vietato il raccogliere l’uva, nella quale, compiacendosi molto li turchi, ne patirono poi li medesimi quella gran dissenteria che regnò. Nel terzo giorno prima della rotta fatale, cominciò a spedire verso San Beld, con alcuni scelti turchi e tartari, Carà Mehemet pascià, sua fedele creatura, ch’era stato quello appunto ch’avea condotti li tartari all’invasione dell’Austria. Nel secondo giorno distaccò maggior numero di milizia verso li monti. Ma tutto era senz’ordine, senza coraggio e speranza d’alcuno buon fine. Nel terzo, in cui successe la rotta, uscì del suo campo il vesir con tutto lo sforzo della cavalleria e passò vicino alla tenda dov’ io stavo nascosto spettatore delle operazioni di quella moltitudine di gente, ch’era tutta dubbiosa ed irresoluta in tutto ciò che designava di fare, o coll’avanzarsi o col fermarsi. Gerillo, fratello deH’Omer mio padrone, venne alla tenda e coll’aiuto mio pose il meglio della sua roba in due saccoccie. Si preparò un poco di pilào, del quale, cibatisi più turchi, tutti tremanti, fu a me dato il resto; che lo mangiai dietro di un monticello di fieno, con l’occhio sempre fisso alla montagna detta Kalemberg, dove fiammeggiando il fuoco de’ nostri vidi in un momento tutto l’esercito che sembrava un campo d’ariste,