62 LA SCHIAVITÙ DEL MARSIGLI sarebbe seguito in tutte le altre parti, e che restassi pure sicuro che, quando avesse dovuto ritirarsi, mi avrebbe avvisato con lo sbaro di due cannoni, che aveva collocati sopra di una motta di terra, perchè in quel caso avessi potuto ritirarmi a Capovar, dove ci saremmo uniti insieme. L’attacco sul principio, dalla parte dove era io, fu gagliardo; ma presto cessò, montando tutte le forze nemiche al sito di Budael, dove tutti gli ungheri della maggior qualità si sotto-misero al Tekeli. Ed essendo le ore 21, senza che mai si fosse sentito il segnale de’ cannoni, e per la necessità de’ viveri e con la ferma speranza che il medesimo Budiani si fosse difeso, uscimmo da quei pantani, entrando nella fertile campagna; dove quegli 800 ungheri, avvedendosi che i turchi, tartari e ribelli erano come buoni amici mescolati con li loro compagni, senza dirci neppure una parola, a briglia sciolta corsero da’ loro compagni. In tal contingenza noi tedeschi ci ritirammo in un bosco fra paludi, tenendo guardie sopra degli arbori, che ci avvisavano essere in marcia tartari con alcuni pochi turchi e ribelli, che a noi marciavano per cingerci, come fecero. Questi avvisi posero in costernazione il nostro poco numero, che diventò presto anche minore, disertando molti alla parte de’ nemici; ed alla fine,