NOTE *57 de' barbari turchi, mentre convenne a sua eccellenza una tale miseria soffrire per giusto e divino volere, allora quando nel-l’anno 1683, il dì a del mese di luglio, giorno dedicato alla solennità della Visitazione di Maria Vergine, ritrovandosi per difesa della religione cristiana e de’ stati austriaci, impedendo all* esercito ottomano il passaggio del fiume Rab, dopo forte contesa cadette schiavo in mano de’ barbari, restando in loro potere e permanendo in un tale stato fino a che con 1’ aiuto divino e mediante la specialissima grazia di Maria Vergine e nel solennissimo giorno della di lei Santissima Annunciazione, ricuperò la pristina libertà, e come più ampiamente del successo e miseria accadute all* eccellenza sua in tale schiavitù, e che anche maggiori si provano dagli altri schiavi, appare da veridica esposizione fatta da sua eccellenza e a me notaro consegnata per registrarla in fine di questo instrumento ; con tale dunque viva e come presentanea rimembranza avendo sempre procurato e procurando esso signor conte Luigi, per quanto è in suo potere, contribuire alla liberazione di detti poveri cristiani schiavi e cercare ogni mezzo per sovvenirli, ha finalmente impetrato, con apostolica autorità delegata all* eminentissimo e reverendissimo signor cardinale legato di questa città, che sia riposta nella cappella eretta nell* istituto delle scienze ed arti una cassetta, in cui vengano riposte e raccolte quelle elemosine, che secondo le inspirazioni divine verranno da’ fedeli lasciate per sollievo de’ schiavi cristiani. Ed inoltre sapendo esso signor conte Luigi quanto sia il zelo ed amore che gli uomini dell’ archiconfratcrnita detta di Santa Maria della Neve e del Riscatto fondata in questa città, e nella quale egli è annoverato come confratello, hanno per accumulare elemosine per il riscatto de’ poveri schiavi cristiani, massime bolognesi, diterminò che le elemosine da raccogliersi in detta cassetta dovessero annualmente, e nel giorno in cui nella detta cappella dell’ istituto si solennizza 1’ alto mistero della Santissima Annunciazione, si consegnassero al signor camerlengo del Riscatto, con la presenza del signor priore pro tempore della medesima archiconfraternita, per erogarle sempre a benefizio del riscatto, nè mai in altro uso, e con facoltà agli uomini della suddetta archiconfraternita, da’ primi vespri di detta solennità sino al fine di quella, di ricercare elemosine in detta cappella per un tal fine, col solo obbligo a’ suddetti confratelli di andare processionalmente alla detta cappella, ivi anco