RAGGUAGLIO 8r in selve e la notte camminare, spererei di condurvi a salvamento nella vostra libertà. A voi tocca, disse, di pensare se volete in tal guisa azzardare e la vita e il danaro Volli prima sapere la mente del mio padrone, il quale disse che era contentissimo, perchè non sapeva altro modo da potere effettuare la mia liberazione. Io, invocando il nome di Maria, domandai dal morlacco il danaro ; dal mio padrone la carta di libertà e lo scioglimento de’ ceppi, perchè nello stesso tempo gli avrei consegnato il contante e l’obbligazione del Bassi. E l’uno e l’altro atto essendosi eseguito, i padroni mi fecero sedere appresso di loro, dandomi da cena con tutta la famiglia e preparandomi un cavallo; sopra del quale più nudo che vestito montai col solo equipaggio delle mie catene, seguitando tutta la notte la guida, che aveva in una saccoccia un poco di focaccia e del formaggio, ed un piccolo fiaschetto d’acquavita. E cominciando a spuntar l’alba, ci arrestammo fra balzi fuori di strada sino all’ altra notte, dove ripigliammo fuori di strada battuta il nostro viaggio; e venendo giorno nuovamente ci nascondemmo, sino a quella notte, alla metà della quale giunsi in Magarsca, condotto dal morlacco in una casa, dove appresso d’un gran fuoco, sopra di brìccole di legno mi 6