PREFAZIONE teneva in saccoccia (la maggior parte del duca di Lorena) „ 1S, in un volume dei manoscritti mar-sigliani 19 si trovan raccolte parecchie copie e originali di lettere scritte ne’ giorni che precedettero immediatamente la cattura, una perfino di sette giorni innanzi; le quali non ebbero la stessa sorte, perchè due del duca di Lorena, del 15 e del 28 maggio, con altri documenti, devono esser state consegnate prima a persona che le portò in salvo, e le altre sue, recapitate ai destinatari, egli potè più tardi riavere per copiarle e tradurle, nonché conservarle a prova della sua condotta. Da tutte queste infatti risulta esatto quanto scrisse nel suddetto Memoriale e nell’Autobiografia, intorno a quel che allora vide e fece: la ricognizione minuta del Raab, le provvidenze necessarie, i ponti da conservare e quelli da togliere, i forti, le trincee e le palizzate rizzate ne’ punti deboli, le relazioni sulle diete tenute da que’ “ cervelli torbidi „ degli ungheri ecc. Ecco, ad esempio, che cosa scriveva al duca, dopo essere entrato nell’ isola del Rabau ed aver assistito in Keso ad un’ adunanza di Nicolò Dra-skowics col vescovo di GyOr e Stefano Nàdasdy, cognato del Thòkdly : Non si è fatto che beffeggiare alla tavola sopra 1’ armata di Sua Maestà Cesarea ; et innanzi e dopo di essa hanno tenuto longhe sessioni che, per dirla, non mi piacciono, oltreché scorgo gran lentezza, da pochi giorni in qua, a dare la mano all’ esecuzione del cominciato. E s’assicuri Vostra Altezza Serenissima, non perderò di vista