92 LA SCHIAVITÙ DEL MARSIGLI di lei Annunziazione dell’anno seguente, conservandomi la vita fra così strani accidenti dentro d’una campagna, dove la barbarie de’ turchi non credeva che vi fosse terra sufficiente al loro orgoglio e fierezza contro del sangue cristiano. Questa miracolosa preservazione di me piaccia alla stessa Maria Vergine, che non mi costituisca reo d’avere malamente impiegata la vita con poco servizio del di lei Figlio e meno gratitudine verso lo stato miserabile degli schiavi, che avrei maggiormente sollevato, quando nell’auge delle mie fortune non fossi stato annichilato dalle sventure. Per ultimo spererò nelle vostre sante orazioni, che voi e i vostri successori faranno in perpetuo nell’ anniversario della mia liberazione e massime quando sarete in quella Cappella dell’Instituto, dalla fondazione a quel mistero consagrata, in retribuzione di quelle grazie, che avete per estenso intese, durante la mia schiavitù, e non meno per tutti i miei commessi errori nel corso di così strana vita e forse d’aver mal’impiegato il tempo lasciatomi dalla misericordia di Dio, non conoscendo nell’uomo colpa maggiore che quella di non averlo impiegato come da me forse voleva avendomi così specialmente preservato. Vi prego pure nelle vostre orazioni di mettervi a’ piedi di Dio, perchè accordi a tutti gli