Tra le relazioni scritte e dettate da schiavi liberati, molte ve ne saranno di commoventi e curiose, ma più di quella pubblicata dal generale Marsigli tre anni prima di morire (e che qui si ripubblica, perchè rara) dubito forte che non se ne trovi una.
   Della propria “ schiavitù e delle sue conseguenze funeste egli scrisse di sua mano una diligentissima relazione che non si può leggere senza lagrime; e certo per renderla degna di compassione e di pianto non vi facea mestiere d’arte alcuna, tanto era triste e penosa Così un forbito scrittore contemporaneo; il quale, riflettendo poi a certi straordinari e incredibili incontri in essa narrati, notava: “ La Fortuna talvolta fa succedere alcune cose che più da romanzo sembrano, che da storia „2. Nè impressioni punto diverse mostrarono d’averne avuto altri che la lessero prima o dopo di lui.
   Aggiunge ora un dotto ungherese3 che essa è bella ed istruttiva, onde meriterebbe di essere ristampata e diffusa a migliaia di copie. Ed istruttiva è infatti, anzi educativa — anche a prescindere dallo scopo caritatevole che si proponeva —, perchè