26 LA SCHIAVITÙ DEL MARSIGLI offrisse di anticipare egli stesso il pagamento e di procurare di mandare o condurre seco lo schiavo al suo ritorno in patria, purché la compagnia facesse un deposito equivalente, a sua disposizione in un banco di Venezia. Così il Marsigli parte da Costantinopoli senza esser potuto venire a fine di nulla. Arriva a Venezia e gli muore il padre, corso ad incontrarlo; ne fa imbalsamare il cadavere che trasporta a Bologna, dove lo seppellisce nella chiesa delle monache del Corpus Domini, facendovi celebrare l’esequie con grande solennità 1’n novembre !8. Il giorno innanzi egli aveva firmato e forse dettato la minuta d’ una lettera da spedire a mercanti che avessero voluto con loro utile procacciare la liberazione del Ghiselli, stando alle predette regole e condizioni della compagnia 39. Il 24 febbraio 1681 va lui in persona a un’ adunanza dell’arciconfraternita, dove si tratta di quel povero schiavo e come raccogliere da varie parti e con vari mezzi la moneta necessaria. Si legge nel verbale di quella adunanza <0 : Dalle esibizioni fatte dal detto signor Marsilii di procurare di avere limosine dalli eccellentissimi signori cardinali legato et arcivescovo e buone colte dalle prediche si determinò che si dovesse fare il possibile per secondare le buone intenzioni del detto signore; fra le quali una fu quella del signor protettore, di mandare due de’ suoi signori figliuoli in cappa in tempo destinato, per procurare limosine a questo effetto; e lo stesso si esibì di fare detto signor Marsilii con un altro, come anche di andare assieme con gli assonti dall’eminentissimo legato a procurare come sopra.