37 principio della primavera p. e. in Marzo come gli olmi, faggi, salici, pioppi, ailauti; mentre in altri la 1 vegetazione cessa in Ottobre e la riprendono appena in Aprile, come i roveri, elici, ulivi, gelsi papiriferi. Trattandosi di un taglio non troppo esteso, e che perciò può essere eseguito in poche settimane, è preferibile di scegliere pel taglio i mesi di Ottobre e Novembre, e meglio ancora il Marzo, cioè dal finire dei freddi forti fino allo sviluppo delle foglie, giacché i geli ed il sale marino portato dalla bora possono alquanto pregiudicare la riproduzione. Nel caso contrario, dove cioè si tratta di tagli molto estesi, la di cui esecuzione richiede un tempo più lungo, non può essere evitato tale eventuale danno, il quale del resto non è tanto forte, come quello inerente al taglio praticato nella stagione estiva, imperoc^hè la recisione delle piante in quest’ ultima epoca porta la conseguenza che i sughi essendo in corso sortono dai vasi linfatici alla testa del ceppo ed indeboliscono con ciò il medesimo, e quindi la forza riproduttiva, ed inoltre 1’ immediato contatto coll’ aria atmosferica e colle acque piovane cagiona la putrefazione dei sughi rimanenti con grande danno per la conservazione delle ceppaje e riproduzione di piante novelle. Oltre a ciò col taglio praticato nella stagione estiva è quasi inevitabile un parziale distacco della corteccia dal tronco ossia ceppo rimanente, con che viene grandemente pregiudicata la riproduzione di nuovi polloni, i quali sviluppansi nel maggior numero dei casi appunto tra la corteccia ed il legno accanto il taglio, ed è per tali motivi che i getti