36 sì lunga come quelle nate da sementi, e perdono col tempo la forza l i produttiva, disseccandosi le cime ed i rami. Non sarebbe perciò consulto di differire il taglio fino a tale epoca, ed è oggetto di esami sopralocali lo stabilire i’ età sotto tutti gli aspetti più opportuna pel taglio, la quale dipende d’ altronde anche dalla più o meno grande sterilità o fertilità del suolo. Più fertile che sia la terra, maggior durata hanno i polloni, e più tardi possono per conseguenza essere tagliati, e quest’ epoca può quindi variare per una stessa specie lignea da 8 a 30 anni. In Dalmazia e nell’ Istria presentasi in generale quale età più opportuna pel taglio dei boschi cedui, quella dai 8-20 anni per roveri, cervati, frassini, pioppi, aceri ed olmi, dai 12-30 anni pegli elici, dai i 5 - 20 pei carpini, dai 20 - 50 pegli olivi selvatici e filiree (bosso selvatico) dai 8-12 pelle acacie e pegli ailanti. ad b. La stagione più propizia pel taglio dei boschi cedui è quella fra il cadere e lo spuntare delle foglie, indicando questi due momenti il principio e la fine del periodo, in cui la vegetazione si trova in riposo. Così egualmente le piante sempreverdi, quantunque tengano le foglie anche durante 1’ inverno, riposano nullameuo in questa stagione, e la predetta massima è perciò da applicarsi indistintamente a tutte le specie di piante. Vi è però una lieve differenza tra le singole specie lignee in quanto che alcune di esse cominciano a riposare più di buonora p. e. alla fine di Settembre, e riprendono altresì la vegetazione al