60 In questo caso 1’ aratura è il mezzo più spe-(liente e sicuro ed anche meno costoso, e perciò preferibile a qualsiasi altro metodo. Essa viene praticata nell’ autunno, affinchè la terra improduttiva estratta dall’ aratro alla superficie, riceve durante 1’ inverno 1’ influsso della luce, dell’ aria, e delle pioggie che la rendono fertile mediante la decomposizione ed ossidazione delle materie in essa con tenute. Dovendosi praticare la seminagione nell’ autunno, 1’ aratura può essere praticata anche nella primavera antecedente, ma in tal caso dev’ essere ripetuta nell’ autunno prima della seminagione stessa onde estirpare le malerbe cresciute durante 1’ estate. La profondità dell’ aratura dipende poi dalla qualità del terreno e dalla specie di piante da coltivarsi. In generale la maggior possibile profondità è preferibile anche pelle culture boschive, e ciò per quei stessi motivi come per le culture di grani ed erbaggi. Fra le singole specie di piante è richiesta una maggior profondità per quelle, che hanno una radice maestra (fittone), la quale cresce in direzione verticale nella terra in continuazione del fusto sopraterraneo, come p. e. tutte le specie di quercia, onde evitare che tale radice trovi impedi manto nel suo sviluppo, il quakstà in giusta proporzione con quello del fusto. Per altre specie che dilatano le loro radici soltanto orizzontalmente, non richiedesi all’ incontro quella profondità come per le prime, ma ciò nul-1’ ostante essa risulta sempre utile.