16 piante, ed anche in tale caso la potatura deve essere praticata con molta precauzione da persone intelligenti ed ammaestrate e soltanto nella stagione dell’ autunno alla primavera, prima che sorgano i nuovi getti. Questa operazione viene però in pratica rare volte eseguita, eccettuate le piantagioni artificiali sulle quali parlerassi più tardi, avvegnacchè le pianticelle cresciute spontaneamente di regola non hanno bisogno della potatura, e perchè tale operazione è congiunta per lo più a spese sproporzionate. Nei boschi di età maggiore la potatura riesce sempre dannosa, perchè le ferite non si chiudono più, e cagionano, mediante il contatto dei sughi coll’ aria e coll’ acqua, il guasto delle parti lese dal fusto, che si dilata sempre più, in guisa che fà deperire le piante prima del tempo, e le rende in tutto od in parte inservibili ad altri usi fuorché a quello di legna da fuoco. La potatura è bensì molto utile negli alberi il di cui principale od esclusivo destino è quello di produrre la maggiore e migliore possibile quantità e qualità di frutta come p. e. negli ulivi ed altri alberi fruttiferi, oppure di foglie come nei gelsi e negli alberi destinati ad ombreggiare giardini, passeggi e simili, giacché qui poco importa se sì guasta la sostanza lignea, la quale non viene utilizzata che secondariamente. Nei boschi però il principale scopo è quello della massima produzione di legname di buona qualità mentre i frutti (sementi) e le foglie hanno una destinazione subordinata al primo.