137 possibile rendita perenne dell’ utilizzazione in discorso combinata colla conservazione dei boschi a foglia larga, e diremo anzi di rovere e castano, quali preferentemente atti a tale uso nei paesi suaccennati, (oltre i pini) consiste nel trattarli a ceduo nel turno di 10 a 15 o tutt’ al più 20 anni, levando la corteccia prima o dopo della recisione delle piaute nella maniera sopra descritta, ed osservando la regolarità delle forme che agevola lo smercio. Il taglio delle piante segue in egual modo, come fu spiegato nel Capo I pei boschi cedui, però nella stagione più avanzata di quella prefissa pegli altri boschi cedui. La recisione praticata possibilmente vicino a terra è ancora più necessaria in questo caso, pel motivo appunto che il taglio segue un pò più tardi del solito, sicché i ceppi s’ indebolirebbero di troppo col sortire il succo, lasciandoli soverchiamente alti. L’ operazione dello sbucciamento deve essere praticata durante un tempo non piovoso e non troppo freddo, giacché le pioggie farebbero estrarre una parte del tannino, e la scorza perderebbe perciò del suo valore, mentre il freddo renderebbe altresì difficile il separare la corteccia. Nel caso che lo sbucciamento abbia luogo dopo il taglio delle piante s’ osservi la precauzione di tagliare ogni giorno soltanto tante piante, quante possono essere scorzate nel giorno medesimo, imperciocché il secondo giorno il distacco sarebbe più difficile a motivo dell’ asciugamento. La corteccia raccolta deve essere anzitutto asciugata e poi quanto prima portata in luoghi riparati dalle pioggie; non potendosi ciò fare tosto,