87 affinchè la terra, tratta fuori e posta accanto le stesse, non si inaridisca durante i tempi asciutti, oppure riempisca di nuovo le formelle o venga del tutto portaia via dalle acque nel caso di tempi piovosi. All’ atto dell’ impianto deve sospendersi con una mano la pianticella nella formella in direzione verticale ed in modo che le radici abbiano una posizione naturale e non sieno piegate, mentre coì-1’ altra mano si prende la terra approntata vicino alla buca sminuzzandola, ove occorresse, e disponendola tra le singole radici in modo da non lasciare dei vacui. Riempiuta in tal modo la formella di terra fino al punto al quale la pianticella era anteriormente sotterrata, si calca coi piedi la terra attorno la stessa, finché questa opponga una sensibile resistenza all’ estrazione, locchè si prova tirando la pianta leggermente in direzione verticale. Ove qualche pianticella non rimanesse immobile, devesi ripetere 1’ operazione dell’ impianto, mentre ciò darebbe a dividere, che la piantagione non era regolarmente eseguita. Tale precauzione è necessaria per assicurarsi della buona riuscita, specialmente quando 1’ operazione ha luogo prima del finire dei freddi jemali, avvegnacchè i geli distruggono le pianticelle ripiantate e non ancora bene stabilite per 1’ espansione della terra gelata. Nei terreni sterili ed esposti all’ asciugamento si presenta molto utile di dare alle formelle una profondità tale, che la loro superficie, dopo fatto 1’ impianto e riempite le stesse di terra fino al fusto,