201 insetti e topi; quest’ ultimo è poi specialmente utile, perchè divora le larve della specie Melolonta. cl. In quanto agli altri animali nocivi ai boschi, • poco resta a ridire, dacché i quadrupedi selvatici ed uccelli, non arrecano danni grandi ai medesimi, mentre sui domestici (bovini, animali da soma, capre, pecore,) già si trattò nella 1 e II parte. Si si limiterà perciò in questo riguardo ad accennare, che nessun bosco può essere bene amministrato e conservato, se non viene regolato l’e-sercizio del pascolo, sia che si tratti di animali del proprietario stesso, sia di aventi diritto al pascolo. Nei boschi non aggravati di tale servitù, simile regolazione stà in libertà del prorietario ; mentre nei boschi aggravati da servitù, la stessa dovrebbe esser disposta con apposita legge, che per 1’ Istria fu già introdotta colla Sovrana patente 5 Luglio 1853, e coll’ ordinanza Ministeriale 31 Ottobre 1857, mentre pella Dalmazia manca tuttora una simile disposizione legale, che è urgentemente reclamata onde fare cessare il pascolo vago ab antico esistente, il quale è incompatibile con ogni ra -zionale metodo di coltura agraria o boschiva. La maggior parte dei fondi boschivi in questa ultima provincia, essendo posseduti e goduti in comune dai villici dei singoli villaggi, dovrebbesi anzitutto passare alla separazione di quella parte dei fondi boschivi e pascolivi, che si presentano alla ripartizione fra gli utenti da quei fondi che possono con vantaggio essere amministrati come proprietà patrimoniale della comune o frazione rispettiva, specialmente i grandi complessi boschivi, nei quali poi