XJI LE SALE DELL’ARMI DEL CONSIGLIO DEI DIECI esporsi; ma l’esiguità del tempo e lo scopo del mio lavoro non mi permettono di dilungarmi. Dirò che furono fatti diversi inventari, tuttora conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, e di cui i più importanti sono: « Inventario de la monition de le Salle de lo Ex :m° Con.?’ di X fatto per mi Michiel Sandeli masser de le ditte salla MDXL Vili ». Ed il « Nuovo registro di tutte le arme e cose riguardevoli che si conservano nelle Sale dell'Arme dell’Eec:mo Consiglio di X. - Con l’aggiunta delle relative annotazioni e documenti. Comandato dal N. II. Cristofolo Ani.'0 Loredan Provveditor et esequito dal Fed:m0 Marc' Antonio Guerra Deputato Masser delle medesime l'Anno MDCCLXXIII ». Vi sono bensì altri tre inventari, cioè uno del 1545 (che è una minuta di quello già citato del 1548) ed altri due del 1606 e 1611. Essi, però, più che inventari, sono elenchi di consegne di sole armi fatte ai proti, che per speciale decreto del Consiglio dei Dieci (4 settembre 1606) dovevano ripararle, curarne la manutenzione, e tenerle sempre pronte (quelle da fuoco anche cariche): sicché in detti elenchi non sono notati gli oggetti, che pur con le armi ornavano le sale, quali trofei, bandiere ed altri ricordi. Caduta la Repubblica, la feccia del popolo, gridando « Viva San Marco », invase e devastò il Palazzo Ducale; e tutto ciò, che aveva apparenza di oro o argento, fu asportato, tra cui anche i pomoli delle galee turche presi a Lepanto, di cui la maggior parte erano di bronzo o rame dorato. Nè il solo Palazzo Ducale fu devastato, ma anche l’Arsenale, dove, fra le altre cose, furono asportate le lettere di bronzo dorato, che ornavano il monumento di Angelo Emo, e dalla furia di quei forsennati fu rotta un’ala della Fama ed arrecati altri danni al magnifico capolavoro del Canova. Nell’anno 1799, ristabilito l’ordine col governo austriaco, trovasi un ultimo documento ed è la : « Consegna fatta da me Marc’ Antonio Guerra ex Masser delle Sale del-l’Armi e Casa al Lido del!ex Cons° di X per Comando di S. E. R. Commissario Imperiale Pellegrini e con !intelligenza del N. II. Querini ConsJ del R. Imp.‘ Mag.10 Cam.0 alli Capi alle Sale dell'Arme del R. Imp. Arsenal Antonio Berrera e Nicolò dio ». Sembrerebbe che tutto quello che in questa consegna è descritto, dovesse oggi trovarsi nell’Arsenale : purtroppo le differenze fra gli oggetti consegnati dal Guerra e quelli oggi elencati nel presente catalogo sono sensibilmente notevoli. Non è mio compito indagare dove siano andati a finire gli oggetti mancanti; credo però opportuno allegare un prospetto comparativo tra il 1799 ed oggi, al fine di dimostrare quale trista fine abbia avuta l’inestimabile raccolta di armi ed oggetti preziosi della Repubblica Veneta.