Vili PREFAZIONE j * . delle mie ricerche i vari inventari delle Sale dell’Armi ^el Consiglio dei Dieci. Dalle indicazioni e descrizioni in questi contenute, dalle notizie raccolte nelle storie venete, nonché dai decreti del Senato è del Consiglio dei Dieci, ho cercato di stabilire l’origine di alcune armi ed oggetti, e ciò ho compiuto scrupolosamente separando la leggenda dalla storia. Voglio qui esporre come avendo potuto stabilire l’identità dei fanali turchi, che un erroneo cartellino dichiarava presi alla battaglia di Lepanto, li ho aggruppati e muniti di targhette di rame dorato a somiglianza di com’erano disposti nelle Sale delPArmi del Consiglio dei Dieci. Inoltre nel riordinare l’Armeria ho cercato, compatibilmente allo spazio disponibile, di rievocare almeno in qualche parte la disposizione delle sale predette, nella speranza che queste possano in un giorno non lontano essere ripristinate nella loro antica sede. Nel ringraziare qui tutti coloro che mi sono stati prodighi di consigli ed incoraggiamenti, ed in particolare la Direzione della Rivista Marittima, che volle assumere il carico e la cura dell’edizione, devo dichiarare che ho compilato il presente lavoro con sincero entusiasmo, poiché ho avuto modo di apprezzare con quanta sapienza fosse governata Venezia nei bei tempi delle sue glorie, ho appreso, oltre i molti nomi di modesti eroi e di valentissimi artefici dimenticati dalla brevità della storia, anche che gli armaiuoli italiani ebbero nella loro arte indiscusso il primato ; ed infine ho ammirato il grande amore dei Veneziani per la loro patria ed il loro impegno all’estero per renderla sempre più onorata e temuta. Mi è parso conveniente aggiungere un breve cenno sull’origine e sulla costruzione di questo vecchio Arsenale, donde uscirono le vittoriose navi di Dandolo, Veniero, Morosini ed Emo, e perciò ho fatto seguire al catalogo un’appendice cortesemente compilata dal mio collega signor Mario Nani. Venezia, addì 15 gennaio 1904. Giuseppe De Lucia Tenente di vascello.