ARMI BIANCHE LUNGHE 55 gno intagliato, dorato e dipinto, in luogo di quello originale, asportato prima dell’annessione del Veneto all’Italia. G 1060 — Stocco benedetto (fig. 25) offerto dal Papa Pio II, nel 1463, al doge Cristoforo Moro. La lama, simile all’altra, è lunga 0.86, larga 0.04, manico di legno come sopra e scritto sulla lama, allo stesso modo che sull’altro, da un lato : Pius Papa II anno V pontifi-catus. E dall’altro : Anno incarnatio-nis MCCCCLXIII. Nel nuovo registro del Guerra (pag. 13) è detto : « Spadone con guardia e fodro d’argento dorato, donato alla Serenissima Repubblica dal Somo Pontefice Nicolò V, con le seguenti parole da una parte: « Nicolaus Papa V.s Anno Pontificatus sui Tertio», e dall’altra: Anno Christianae salutis MCCCCL. Altro spadone con guardia e fodro d’argento dorato mandato pure in dono alla Serenissima Repubblica dal Sommò Pontefice Pio II con le seguenti parole da ima parte: Pius Papa II, Anno V Pontif., e dall’altra: Anno incarnationis 1463. Come si vede, da queste notizie risulta che oltre il manico d’argento, è stato sottratto anche il fodero, pure esso d’argento. Il Gravembroch riporta il disegno delle impugnature, e si può perciò ritenere che le attuali di legno siano una riproduzione abbastanza fedele di quelle originali. Circa lo stocco donato da Nicolò V, trovo ne\YHistoria Veneta di Paolo Morosini del 1637 il seguente brano : Ai 24 febraro fu dal Sommo Pontefice Nicolò V con honore solito a farsi a gran Rè, mandato à Nicolò Canale, Ambasciatore appresso di lui la spada e l’elmo f>erch'e nel ritorno alla patria al Doge li presentasse. Circa l’altro stocco più lunghe e difficili sono state le ricerche. Fin dai primi anni del suo Pontificato bandì Pio II una crociata contro i Turchi e Fig. 25.