Quando i fuggiaschi dalle limitrofe terre, all’epoca delle invasioni barbariche, si rifugiarono nelle isole delle venete lagune per cercarvi un asilo sicuro contro la tracotanza degli invasori, fin d’allora i novelli abitanti si trovarono nella necessità di avere dal mare il loro sostentamento, intravidero in esso la loro futura agiatezza e cercarono di rendere impenetrabile agli sterminatori dell’Italia la loro nuova patria. E da ciò la naturale conseguenza che essi abbiano pensato subito alla costruzione delle navi che dovevano difenderli. Già fin dal secolo VII le cronache parlano di numerosi squeri (cantieri di costruzione scoperti), che erano sparsi in molti punti delle isole, che andavano formandosi rapidamente intorno a quella di Rialto. Quando poi in quest’ultima venne trasportata la sede del Governo crebbero maggiormente gli squeri quivi dintorno e specialmente a Canarregio. Il grande incremento che il commercio marittimo ebbe progressivamente, portò la Repubblica ad imprese militari marittime, e quindi il Governo comprese la necessità di avere dei cantieri a sua esclusiva dipendenza per costruirvi le navi, che voleva inviare contro il nemico. Fu perciò che nell'anno 1104 essendo doge Ordelafo Falier venne iniziata la costruzione dell’Arsenale. I limiti di questo primo Arsenale furono, ad un dipresso, quelli che racchiudono quella parte di Arsenale nota ora sotto il nome di « Arsenale Vecchio », intorno alla darsena di ugual nome; a tramontana l’attuale ponte del Molo, a mezzogiorno l’attuale ingresso terrestre, a ponente il muro attuale di cinta ed a levante una linea che aveva origine vicino alla torre Campanella e proseguiva verso sud parallelamente al limite di ponente. Il recinto circondato da mura e munito di torri, non conteneva alcun fabbricato, e le galere si costruivano in squeri allo scoperto.