146 CAPITOLO XVII zaluna. Ai lati di questo rettangolo, ed esternamente ad esso, sono disposte due mezzelune chiuse e due soli raggianti in un cerchio. Segue al rettangolo un sole raggiante in un cerchio e sopra e sotto di esso altre due mezzelune come sopra. Indi una spada con lama biforcata, con impugnatura a rami curvi verso la punta, e, tra questa e la lama, all’estremità del tallone, un ringrosso con in mezzo una figura simile ad una stella ad otto punte. Sulle due lame è scritto in caratteri turchi il versetto del capitolo 48 del Corano (la Vittoria). In nome di Dio il Misericordioso, il clemente. Noi abbiamo aperto innanzi a te ima Vittoria. Allah rimette a te le tue colpe passate e le future e ti colma della sua grazia e ti addita il retto sentiero e Allah ti farà vincere una Vittoria gloriosa, Egli il quale fece scendere la calma nel cuor dei credenti e raddoppiare la fede che trova in essi, Allah il signore degli eserciti, del Cielo e della Terra. Seguono alla spada successivamente una mezzaluna ed un sole raggiante simili a quelli già citati. Ai lati della spada, uno per parte, sono disposti altri due soli raggianti. Tutti questi fregi e lo scritto sono intessuti in giallo sul fondo rosso della bandiera, che è in seta, e lungo tutto l’orlo corre una striscia di color azzurro molto sbiadito con fregi intessuti in giallo raffiguranti un giglio di forma speciale (1). Il Zanotto nel suo libro « Il Palazzo Ducale » così scrive di questo stendardo : Vessillo preso dai Veneziani sulla galea del Comandante Turco Alì Pascià alla celebre battaglia accennata delle Curzolari. Nel tessuto di questo vessillo a caratteri e sigle arabe si vede ripetuto l’anno dell’ Egira e la solita invocazione ed apostrofe in onore di Dio e di Maometto suo profeta così : Alli fedeli del divino auspicio nelle degne imprese, Dio favorisce e Maometto. Lunghe ricerche ho dovuto fare allo scopo di stabilire con esattezza se questa è oppur no la bandiera dell’ammiraglio Alì presa alla battaglia di Lepanto. Riporto in succinto quanto mi è riuscito di trovare : i°. Il Molmenti nel suo libro su Sebastiano Veniero dice : Il 19 ottobre giungeva a Venezia mandato dal Veniero, messo della vittoria, Onfrc Giu-stinian con la galea Angiolo Gabriele che entrò nella laguna trascinando nelle acque bandiere nemiche e spoglie turchesche. (1) Questo stendardo soltanto da pochi anni è conservato nella vetrina in cui è attualmente prima pendeva dal soffitto della sala e perciò è in cattivo stato. Occorrerà una speciale sistemazione §e si vuole conservare ancora per molti anni un così prezioso ricordo,