CAPITOLO XVIII MONUMENTI VARIJ Monumento a Vettor Pisani (i). — Questo monumento fu eretto sulla tomba di Vettor Pisani nella chiesa di Sant’Antonio l’anno 1380. È un bel lavoro del secolo XIV. Sulla tomba si legge la seguente iscrizione: INCLITUS HIC VICTOR PISANE STIRPIS ALVMNVS IANORUM HOSTILEM VENETUM CAPUTEQUORE CLASSEM TIRRENO STRAVIT HUNC PATRIA CEAUDIT. AT IEEE EGREDITUR CLAUSAM RESERANS UBI BRONDU1.US AL'l'IS STRAGIBUS INSIGNIS DEDUCI!' IN EQUORA BRINTAM MORS HEV MAGNA VETAT TUNC CUM MARE CLASSIBUS IMPLET. Il Gravembroch ne riporta il disegno e dice : Mausoleo innalzato nel rj8o da marinari al nautico liberatore della Patria Vettor Pisani in Sant’Antonio di Castello. E più appresso aggiunge : Colosso della gratitudine della Repubblica alla grandezza del strenuo Vittorio Pisani in tempi calamitosi cretto sul sepolcro rj8o in S° Ant. Ciò fa supporre che la statua sia stata fatta fare a spese della Repubblica, e la tomba, invece, dei marinai. (1) Nacque Vettor Pisani a Venezia nel 1334. Appena ventenne combattè a fianco di suo padre Nicolò contro Paganino Doria a Portolungo. Nel 1361 fu Capitano del Golfo e nel 1378 essendo Capitano generale riportò sui Genovesi la grande vittoria di Capo d'Anzio. L’anno dopo combattè contro Luciano Doria, vinse, ma poco dopo sorpreso dovette riparare a Parenzo. Processato a Venezia fu condannato a morte prima, e poi commutatagli la pena nella prigione. Nel 1380 essendo Chioggia in potere dei Genovesi e Venezia stessa assediata, fu per voler di popolo liberato e nominato Capitano generale. Liberato, liberò a sua volta la Patria, come è detto nell’iscrizione citata, poiché dopo i combattimenti di Chioggia e Brondolo scacciò il nemico dalla laguna, non solo, ma occupò Capo d’Istria e Pola. Già meditava di portar la guerra sulla stessa riviera ligure, quando lo colse improvvisa morte a Manfredonia, non senza sospetto di veleno, il 14 agosto 1380. Fu con grande solennità sepolto nella chiesa di Sant’Antonio, ora demolita. 20