ARMI DA FUOCO CORTE IOI Questa con l’altro braccio incastra in una sporgenza di un nasello g allo scopo di impedire che il dente d, tagliato a piano inclinato (VI), venga spinto fuori del suo incastro dalla tensione che il mollone rn esercita sulla ruota. Una molletta a due rami n mantiene il nasello g nella posizione del disegno V° e contemporaneamente preme sulla leva K in modo da mantenere il dente d sempre a contatto con la superficie della ruota r, anche quando il congegno è nella posizione di riposo (IV). Lo scodellino porta un coperchio a fisso ad un braccio v, sagomato come in figura, sul quale, con due piccole sporgenze, preme una laminetta i allo scopo di tenerlo fermo nelle due posizioni estreme (I e II). Il funzionamento avviene nel modo seguente: Girando con la chiavetta la ruota r (I) la piastrina u urtando contro il braccio v vince la piccola resistenza della laminetta i e lo spinge indietro, sicché lo scodellino si scopre; nello stesso tempo la catenella c avvolgendosi sulla piastrina comprime il mollone rn (II). Messa la polvere nello scodellino, si spinge a mano il coperchio a; per tal modo il braccio v ritorna a contatto con la piastrina u (III); non resta che abbattere il cane ed il congegno è pronto. Il grilletto è rappresentato in figura dal braccio punteggiato /. Si vede chiaramente come premendo su di esso (V) il nasello g venga spostato nel senso della freccia e per conseguenza il dente d, non più trattenuto, è spinto fuori dal suo incastro. La ruota libera acconsente