OGGETTI DIVERSI I4I 20. Brano della lettera dei fratelli N.N. H.H. Pietro e Lorenzo Morosini al Sermo Principe. In essa, dopo esposto il desiderio del defunto, è detto che in testimonio della nostra devotione, essi aggiungono alle armi ima ricchissima sciabla et tino stendardo dorato di non ordinaria vaghezza tolto dalle mani dei barbari. 30. Il Decreto col quale il Senato (6 febbr. 1676) dichiara di accettare il dono: Sono ben compirne quanto diuote le rimostranze di svisceratezza ch’il già Dilettmo Nob. nostro Giorgio Morosini Cavr e Procr ha voluto rendere verso la Patria anche negl' ultimi respiri... L’anderà parte, che dato in copia alli Capi del Cons” di X, il punto del testamento e scrittura hora letta, siano ricercati a deuenire col Cons" alle proprie deliberationi perch’ il Cuor d’oro, l’Armi, Sabla e Stendardo dorato nominati in quelli restino esposti in luogo scielto delle sale predette con decorosa inscrittione ad eterna grata ricordanza di cittadino così prediletto et a ben giusta consolatione delli stessi suoi benemeriti Fratelli che sano così ben imitarlo nei sentimenti di appassionato zelo verso la Patria. 40. Brano del Decreto 10 marzo 1676 del Consiglio di X, dove, dopo esposto quanto sopra, è fatto anche parola dei Fanali : ... Confermandosi però i sentimenti di questo Cons° a quelli del Senato nel dolore per tanta perdita e nel aggradimento pienissimo al dono, accresciuto di una sabra ricchissima, di due Fano Turcheschi, d’un dorato stendardo dalla dive-tione commendabile svisceratissima dei dilett’ni nobili nostri Pietro e Lorenzo di lui fratelli, restino incaricati li Capi di questo Consiglio, unitamente al Pro-veditor sopra le sale dell’ armi di esso, a scieglier luogo aggiustato per rendere adempito il desiderio di cittadino prediletto con quella decorosa inscrittione che alla loro prudenza parerà, etc... (Cons° di X, Comuni, Filza 710, ove è inserta la copia anche dei n. 1.2, 3). Bombe veneziane di vetro in n. di 16 e 2 di ghisa ritrovate nell’isola di Candia e donate al Museo dal Commissario di ia classe signor Federico Oriundi. K 37 — Gruppo di armi prese alla città di Merka dopo il bombardamento eseguito dalla R. N. Staffetta nel 1892, così divise: Armi da taglio 26. Moschetti 25. Lance 75. Archi 12. Turcassi 6. Freccie 28. Scudi 2.