4 gusa, cercando di corrispondere all’intento di Napoleone di creare presso Ragusa un grande porto di guerra : fece costruire un forte sulla vetta del monte S. Sergio, provvide di viveri la città e rinforzò le sue truppe. Entrò in relazioni amichevoli con i pascià turchi della frontiera e per cattivarseli fece loro regali di armi e cannoni da montagna, pensando che questi sarebbero serviti per combattere i serbi. — Conviene osservare che Marmont temeva i serbi, poiché aveva paura venissero in aiuto dei russi, ciò che però non avvenne. Mentre Marmont attendeva alle sue opere di fortificazione, venne l’ordine da Napoleone di desistere da ogni impresa contro i russi: l’Europa si armava di nuovo contro la Francia e Napoleone temeva che l’occupazione delle Bocche facesse scoppiare le ostilità. Dovendo rinforzare le truppe di Zara, Marmont abbandonò il posto avanzato di Punta d’ Ostro, donde aveva intenzione di iniziare la sua offensiva, e si ritirò sopra Ragusavecchia, aspettando gli avvenimenti. Una squadra russa incrociava già fra Ragusa e Ragusavecchia. e nuovi rinforzi erano venuti da Corfù: ciò fece nutrire al Siniavin speranze di un prossimo successo nella conquista di Ragusa e della Dalmazia. Il 27 settembre i russi e i montenegrini in numero di mille vennero ad attaccare gli avamposti francesi. — E nelle Memorie di Marmont (]) si trova la esposizione dei fatti, corrispondente perfettamente col rapporto del generale Vignolle : Affrontati i nemici a Debilibrick, davanti alla valle della Sutorina, i francesi giunsero all’ ingresso del bacino di Castelnuovo. Qui erano schierati in ordine di battaglia più di quattromila russi, che attaccati vigorosamente dai reggimenti di linea, abbandonarono la posizione dandosi alla fuga. Marmont per punire la ribellione nel suo medesimo focolaio diede ordine di incendiare parecchi villaggi e tutti i sobborghi di Castelnuovo. Raggiunto lo scopo di dimostrare a quel popolo la sua superiorità sopra i russi, Marmont pensò di fortificare maggiormente Ragusa e fece costruire sul monte S. Sergio un forte, il forte Imperiale. Nello stesso tempo diede ordine di porre in assetto di guerra anche gli altri forti della Dalmazia. Intanto a Vienna era stato conchiuso un accordo col quale gli austriaci si impegnavano di aiutare i francesi a strappare le Bocche ai russi. E l’Austria mandò a Ragusavecchia 3000 uomini sotto il comando del tenente-maresciallo Bellegarde, ma questi non riuscirono a far cessare le ostilità. La battaglia di Sutorina aveva dimostrato ai russi quanto difficile sarebbe riuscito loro di impadronirsi di Ragusa. Quindi 1’ ammiraglio Siniavin decise di portare la guerra sul mare, dove certamente sarebbero (1) Marmont - Op. cit., pag. 416-421.