39 salite, e la gloria si sveli, che fu di Venezia, di Pisa, di Zena, dal sol risorrisa, per voi, navalestri de’ cieli ; (da L’Armata del Cielo di A. COLAUTTI, 1913) L’ ASSEDIO DI ZARA 27 marzo-12 aprile 1941-XIX LA FEDE Rievocare i drammatici avvenimenti dei quali Zara è stata protagonista nei giorni della nostra riscossa, sembra riandare con la memoria ad un sogno, nel quale gli elementi del dramma, dell’ eroismo e della passione si sono fusi in quella grande fiamma che è sempre stata nei nostri cuori : l’amore per l’Italia. Amore fatto di rinunzie, di sacrifizi fino all’ estremo, fino alla rinunzia di sè stessi pur di aggiungere, ad ogni costo, una nuova pietra all’Altare della Vittoria. E la nuova pietra Zara 1* ha aggiunta con tutto 1* ardore di cui era capace, con tutto il suo travolgente entusiasmo, giorno per giorno, ora per Ora, chiusa nella cerchia che la isolava da ogni contatto con la Madre Patria. Dalle sue mura venete, vigilate dai Leoni di S. Marco, si è innalzato verso l’infinito il suo grido di fede e di vittoria, grido che oltre il mare è giunto all’Altare della Patria perchè fosse inteso dall’ Ignoto che splende nella luce della gloria e dell’ immortalità. Ed è stato inteso, il grido di fede e di vittoria, da tutti i Combattenti che in terra, in mare e nel cielo lasciavano brandelli delle loro carni perchè ancora una volta Roma dettasse la sua parola di severa giustizia. Giornate che a rievocarle ci commuovono profondamente, tanta è stata la loro bellezza, e nel precipitare degli avvenimenti ci è sembrato quasi di vivere un’ altra vita, ci è sembrato di non essere più quegli stessi del giorno prima, di un’ ora prima. Il cronista che vuole accingersi a descrivere le vicende di quei giorni, sente entro di sè qualcosa che gli impedisce di fermare nelle parole e nelle frasi di ogni giorno episodi più o meno drammatici, sente in sè stesso una voce nuova che lo spinge a spaziare oltre .i limiti che si era imposti, perchè parlare di Zara e delle sue giornate di guerra è come accostarsi ad un tempio con umiltà e devozione di credente per intendere tutta la mistica bellezza del rito che vi si compie. Mai, come in quei giorni, Zara è stata degna del suo passato. Mai, come in quei giorni, le pietre delle sue mura hanno innalzato il nuovo inno