10 gora e Drasnizze che erano ben armati e pratici di quelle alpestri località. Dopo un accanito combattimento corpo a corpo i russi e i primo-riani si ritirarono precipitosamente. Grandi furono le perdite da ambedue le parti : sangue sparso inutilmente, perchè già le due grandi armate avevano concluso la pace a Til-sitt : Alessandro 1 doveva abbandonare le Bocche di Cattaro e le isole Ionie. La Dalmazia dalla pace di Tilsitt (8 luglio 1807) alla pace di SchOnbrunn (presso Vienna) 14 ottobre 1809. Conclusa colla Russia la pace di Tilsitt, Napoleone non dimenticò la Dalmazia, e il maggior generale così scriveva a Marmont : « Vi spedisco un corriere, generale, per farvi conoscere che è fatta la pace fra la Francia e la Russia, e che quest’ ultima potenza consegnerà in nostro potere Cattaro. Voi dovrete per conseguenza fare le vostre disposizioni per prendere possesso di quella piazza, tosto che vi saranno pervenuti gli ordini. Voi non dovete, generale, attaccare i Montenegrini, ma anzi studiarvi d’avere con essi intelligenze, e di ricondurli a noi per arringarli sotto la protezione dell’ Imperatore, ma voi sentite che questo passo deve essere fatto con tutta la conveniente destrezza. Tosto che sarà passato il mese di agosto, vale a dire il caldo, sono mandati gli ordini perchè i terzi battaglioni dei reggimenti della vostra armata completino quelli che voi avete in Dalmazia, in modo da portare ogni compagnia a 140 uomini ed ogni battaglione a 1260. « Ragusa deve definitivamente restare unita alla Dalmazia : voi dovete dunque far continuare le fortificazioni e porle nel miglior stato. Fate conoscere ai russi che la pace è fatta e mandate loro ampliazioni della conchiusa notizia. Fate tener secreta la presa di possesso della fortezza, fate solo dire alle crociere russe che voi loro darete tutti i soccorsi che essi chiederanno. Tenetevi sempre nella migliore amicizia col pascià di Bosnia, al quale voi farete parte di quanto avviene, ma non per tanto resterete in una situazione più fredda e più circospetta di prima ». (*) Così le Bocche di Cattaro finalmente venivano in possesso dei francesi, e i bocchesi che con tanto accanimento si erano opposti, si adattarono alla signoria dell’ odiato padrone, mentre i montenegrini si ritirarono senza opporre resistenza. Marmont giunse alle Bocche di Cattaro e credette certo che ormai i bocchesi si fossero totalmente sottomessi : « I bocchesi dopo l'affare di Castelnuovo erano rimasti tranquilli. Avevano compreso che il loro interesse come il loro dovere era di aspettare in silenzio la fine della lotta, (*) Marmont - Op. cit., pag. 462-463.