41 sentía de ser Pribis Cran^ich gudise de lo merchado de Narente e de Braycho Lubslaulich merchatante de lo dito mercado de Narente. E questo scripto ago scrito io Tondro de Nichola da Ragusa per man de lo prevede de Narente chomo so scrivali per cason che lo non sa scriver. Ita ut admodo dictus emptor cum suis heredibus et successoribus possit et libere valeat dictam servam et pro serva habere et tenere vendere donare obligare et pro anima et corpore judicare omnetn-que suam utilitatem et voluntatem ex ea tacere sine contradictione alicuius persone huius mundi. Constituens dictus venditor prefactum emptorem in ipsa serva pro-curatorem ut in rem suam et ponens eum in locum suum. Dicens et asserens dictus venditor se nemimi dictam servam dedisse cessisse tradidisse vendidisse donasse obligasse seu aliquo alio modo obnoxisse jura et actiones in ipsa serva in toto vel in parte nisi nunc dicto em-ptori ut superius dictum est, quod si aliter per dictum venditorem fore factum esse reperiretur, promisit quoque dictus venditor stipulatone solempni per se et suos heredes et successores etc. Et hoc pro pretio et nomine precij ducatorum duodecim boni auri et justi ponderis, quos dinarios et precium dictus venditor guarentavit contentus et confessus fuit se manualiter habuisse et recepisse et in se habere dixit a dicto emptore. Renuncians super hoc sponte et per pactum dictus venditor exceptioni et probationi non da-torum habitorum et receptorum ac sibi manualiter numeratorum dictorum duodecim ducatorum boni auri et justi ponderis a dicto emptore dieta de causa, tempore huius contractus, omni spey future numerationis et traditionis omnique alij suo jurj et legum auxilio, dum tamen ex pacto dictus venditor non teneatur de evictione neque de precij restitutione nisi pro suo proprio et speciali facto tantum et aliter non. Actum Jadre in platea Communis juxta ecclesiam Sancii Petri novi de Platea Jadre, presentibus ser Petro de..... et Colane merqario cd Vidonis, ambobus Jadrensibus, testi-bus vocatis rogatis et alijs. Cosi che da questo momento detto compratore, assieme ai suoi eredi e successori, possa liberamente detta schiava e per schiava avere, tenere, vendere, fonare, impegnare e disporre, nonché impiegare a suo profitto e secondo la sua volontà, senza che alcuno possa farvi opposizione : di conseguenza detto venditore ha investito il prefato compratore della procura nei confronti della stessa schiava, come di cosa propria, sostituendolo a sé stesso; inoltre il venditore ha detto ed asserito che egli non aveva dato, ceduto, consegnato, venduto, donato, obbligato detta schiava a nessuno, nè che in qualsiasi altro modo aveva compromesso, in tutto od in parte, i diritti e le azioni verso tale schiava, se non ora nei riguardi di detto compratore ; per il caso poi fosse risultato che detto venditore avesse agito diversamente, egli promise solennemente per sè ed i suoi eredi e successori ecc. Quanto sopra è stato stipulato per il prezzo di dodici ducati d’oro di peso legale, che detto venditore affermò di essere contento e confesso di avere effettivamente ricevuto da detto compratore. 11 ventitore ha rinunziato quindi a tale riguardo, volontariamente e per patto, alle azioni di eccezione e di prova circa i non dati, ricevuti e materialmente contati dodici ducati di peso legale da detto compratore, al momento di questo contratto, nonché ad ogni speranza di futuro pagamento, ad ogni altro diritto e protezione di leggi, col patto però che detto venditore sarà tenuto responsabile per la evizione, con la conseguente restituzione della somma, soltanto se dovuta a fatto proprio personale e non altrimenti. Fatto a Zara sulla piazza del Comune vicino alla Chiesa di S. Pietro Nuovo in Piazza, presenti ser Pietro di... e Colano mercante del fuVidone, ambedue zaratini, testimoni chiamati, pregati ed altri. (Notaio : Petrus Peren^anus de Lemicetis - Busta II, fase. VII)