46 e accidentate marine, terra di confine, fra due culture due razze due fedi, grigia ed aspra terra, scabra ed impervia, varia e difficile come l’indole dei suoi figli. Rudi fieri sdegnosi nella loro adamantina integrità, si alternano nei dalmati a una ferrea volontà subiti smarrimenti e abbandoni, inquieti in perenne ricerca d’un equilibrio spirituale, stravaganti ed astiosi, mentre compiono un’ opera di bene o un atto di eroismo lo svalutano, ironici, facendosi beffe di sè e d’ altrui; assetati, nel loro intimo, di verità di dirittura e d’amore ma mordaci, non sacrificano un motto, una osservazione una censura ; pieni di fede e saturi d’ amarezza ; indipendenti di carattere e solo schiavi del proprio : di scarsa facondia, hanno innata una certa quale aristocrazia di pensiero e di opere : erranti per il mondo e nostalgici della loro povera terra; mistici e pratici; amano andar contro corrente dei tempi, quasi a collaudare, in imprese difficili o impossibili, il proprio spirito originale e temerario ; con un intrinseco spiccato senso del dovere dell’ ordine della gerarchia, si mostrano frammentari, incapaci di arrivare al capolavoro organico ed assoluto; con una congenita smania di autocritica e quindi di critica, che va dall’ ironia al sarcasmo, dall’ invettiva al pugno ; Interessanti ed urtanti, attraenti e impopolari. Mai avrebbero potuto vedere la luce in Dalmazia un Cicerone, un San Tommaso d’Aquino, un Raffaello, un Manzoni, ma sono nati un Diocleziano, un San Girolamo un Tommaseo e, anche se ormai ci sono dei documenti che provano il contrario, erano degni di nascervi il « curzo-lano » Marco Polo e Sisto V. Non a caso per lungo tempo, al celebre viaggiatore e al grande papa furono attribuiti dalmati natali, dalmati di temperamento, « dalmati onorari » perchè qualche cosa di dalmato che sfugge a tutte le indagini strettamente storiche, devono aver avuto nel sangue o nell’ educazione degli avi. E non è forse che Ugo Foscolo, quasi a spiegare la sua indole stravagante combattiva ed irosa, ha messo quel suo « educato tra’ dalmati »? Caratteri non certo facili, non sempre amabili, e più nelle figure di maggior risalto, ciò che può spiegare come abbiano avuto sempre una critica contrastrante e minimo consenso di comprensione e ammirazione. 11 carattere dalmata si presenta come un « vero e proprio problema»: ultimo esempio, il « vero e proprio problema Tommaseo » per Raffaele Ciampini ; problema che sappiamo destinato fin d’ ora a rimanergli insoluto. * * * La prima grande figura di dalmata che cronologicamente si presenta, in primo piano alla ribalta della storia, Diocleziano, ha già in sè tutte le stigmate della dalmatinità : « sagace miscela di prodigalità ed economia, di dolcezza e di rigore » - lo definisce Gibbon - « profonda dissimula-