Appunti per uno studio sulle affinità di carattere nei dalmati maggiori e minori A dalmati e a non dalmati saranno spesso balzate agli occhi alcune chiare e palesi analogie di carattere fra due sommi che videro la luce in Dalmazia a secoli di distanza l’uno dall’altro: Girolamo e Tommaseo. Ma le affinità spirituali fra questi due grandi uomini, di spiccata originalità, di pari intransigente probità, epperò fieri e sdegnosi sino alla invettiva (affinità che tenteremo di cogliere più avanti), se sono e rimangono tipiche, non furono le sole che ci spinsero a pensare che, in un tempo più o meno lontano, a qualcuno potessero servire questi nostri appunti per cimentarsi più organicamente e con maggior respiro, in uno studio comparativo sul carattere dei dalmati maggiori e minori. Non può essere inoltre sfuggito - anche solo a un lettore di mezza forza - il fatto che per ogni dove, in autori italiani e stranieri, in riviste specializzate o in romanzi, in opere di cultura come in articoli di giornale, in biografie o sulle scene, ovunque ci si occupi di dalmati, ovunque occorra tratteggiare dalmati personaggi, uomini o donne, figure reali o immaginarie, gli autori tutti, attribuiscono loro le medesime note caratteristiche e le stesse qualità morali. E anche da questo complesso di letture impareremmo a conoscerci se non ci conoscessimo già da soli, e meglio. Crediamo che solo un dalmata possa abbracciare e comprendere a pieno temperamenti come quello di un Tommaseo o di un Marcantonio de Dominis, in tutte le loro sfaccettature e sfumature. È vero che quanto più grande è un carattere, è maggiormente compreso dai più o dall’universale, ma trattandosi di dalmati ed avendo per comuni caratteristiche i dalmatici ingegni una certa quale originalità di virtù e di difetti, crediamo che i conterranei, che di quella originalità hanno quindi le medesime forme, seppur in tono minore o nel subcosciente, siano i soli a poter abbracciare il complesso delle qualità morali che contraddistinguono un temperamento dalmata che si sia affermato nella storia dell’umana cultura. A un massimo fattore si può ascrivere l’origine di tutti gli attributi, i più svariati e complessi, che compongono il carattere dalmatico: la terra. Brulla e povera terra, adagiata non comodamente tra carsiche montagne