57 caso di indagarne qui l’indole e di cercarvi le somiglianze nelle donne dalmate, da Gelina Marucina alla Flora Zuzzeri e alla Bruno Sperani. Lo studio della donna potrebbe servire di valido ausilio al futuro studioso del carattere dei dalmati, così come potrebbe aiutarlo, in un certo modo, a comprenderne il temperamento, l’esame di avvenimenti verificatisi in Dalmazia, studiati in sè o collettivamente o nei loro riflessi, sulle folle e sui singoli, attraverso i secoli, come - ricordiamo alla rinfusa - i pirati narentani, gli uomini e i fatti d’ armi contro il turco, le sollevazioni contro San Marco e Santo Stefano, i morlacchi e il morlac-chismo, gli schiavoni di Venezia, gli autonomisti e gli « autonomasi », i protagonisti - capi, gregari e popolo - delle ultime lotte politiche, e tanti altri fenomeni storici esclusivamente dalmati. Non solo, approfondendo Io studio del carattere dalmatico si verrebbe forse a conoscere più intimamente alcuni degli accennati avvenimenti, ma - dopo aver conosciuti tali fenomeni, nelle cause e negli effetti, nelle loro reciproche analogie, interferenze o ripercussioni - in un secondo tempo si potrebbe ritornare a studiare il carattere stesso con molto maggior profitto, essendo la condotta dell'uomo una risultante della sua personalità: infatti 1’ uomo fa quello che fa perchè è quello che è. Senza fare un trattato di pura caratterologia, colui che con maggior preparazione della nostra, vorrà partire da questi nostri pochi e insufficienti appunti per trattare 1’ argomento, non dovrà trascurare, fra i diversi fattori che determinano la personalità, i fattori psicologici e biologici, e la questione essenziale delle influenze ambientali tutta particolare per speciali condizioni storiche, economiche, sociali e geopolitiche. Ciascun lettore - che sia dalmata - potrà mentalmente far suo 1’ argomento e riandare colla memoria a figure o ad episodi, noti o personali, sì da fargli riconoscere che 1' assunto può avere molteplici sviluppi, più o meno importanti per le eventuali deduzioni e conclusioni. A meno che non si debba concludere che fra i tratti e le attitudini, le qualità e le inclinazioni dell’ indole, del temperamento, della personalità dei dalmati il più caratteristico sia quell’ « inquietudine » che li rende amari e turbati, per cui consumano intere esistenze a voler apprendere e sapere senza mai concludere. Resta da stabilire se questa « inquietudine », che ha quasi sempre una nobile origine e risultati non adeguatamente positivi, abbia una causa eliminabile. A che cosa sia insomma da attribuire o da imputarsi. Marco Perlini